PENSO
A volte mi chiedo
se sia giusto che Tu
debba essere
il centro della mia esistenza
Non riesco, infatti,
a fare a meno
della tua presenza
Mi rendo conto
che in questo modo
creo una dipendenza
pur sapendo che
sarebbe invece giusto
abituarmi alla tua assenza
Solo allora
probabilmente
sarei veramente libero
dalla mia mente
Brano associato:
“MIA”
( Modà)
L’AMORE ASPETTA
...<<Pensa a te stesso come al centro dell’esistenza; non pensare all’altro come altro da te, pensa a tutto ciò che esiste come parte di te. Solo tu esisti, anche nell’altro. È la stessa vita, la stessa canzone che aspetta di essere cantata, lo stesso impulso ad innalzarsi verso il divino, la stessa ricerca, lo stesso cuore che batte, la stessa agonia e la stessa estasi. L’amore aspetta dentro di te. Non è detto che riesca a manifestarsi. Può accadere che stia ancora aspettando quando per te giungerà la morte. La nascita è al di là di te: tu sei gia nato, nessuno ti ha chiesto niente. Non ti è stato chiesto il permesso. Non ti è stato chiesto neppure dove volevi nascere, cosa volevi diventare. Ti trovi già nel mezzo della vita, sei già qui. La nascita non ti lascia scelta. E così la morte. Arriverà senza preavviso e non aspetterà neanche un momento. La nascita ti accade, la morte ti accade. Sono al di là di te, non puoi farci nulla. Fra la nascita e la morte c’è una sola cosa rispetto alla quale puoi fare qualcosa, e questa cosa è l’amore. Queste sono le tre grandi cose della vita: la nascita, l’amore e la morte. La nascita è già accaduta. La morte accadrà, è certa. In un certo senso è già accaduta fin dalla nascita. Un passo nella tomba l’hai già fatto: il giorno in cui sei nato la prima metà del viaggio si è compiuta. L’altra metà richiederà un altro po’ di tempo. Con la vita è entrata in te la morte. Ora c’è una sola cosa che puoi fare, una sola cosa che dipende da te, ed è l’amore. E siccome dipende da te, è possibilissimo che tu non colga questa occasione. Questa è l’agonia dell’amore: puoi mancarlo. Se non agisci, se non ti svegli, se non ti muovi coscientemente, deliberatamente verso l’amore, puoi mancarlo. È possibilissimo che tu perda l’occasione di sviluppare in te l’amore. Perciò il timore, il tremore, l’angoscia. Ce la farò? Riuscirò ad entrare nell’amore? Sarò mai trasportato dalla sua corrente? Ma, a fianco di quest’agonia, c’è l’estasi. L’estasi di essere liberi. L’estasi di essere liberi. A causa della libertà c’è il timore: se anche l’amore, come la nascita e la morte, fosse un evento predestinato, non ci sarebbe timore; ma non ci sarebbe neppure l’estasi: perché l’estasi è possibile solo quando raggiungi una meta, quando fai una scelta cosciente, quando deliberatamente arrivi da qualche parte. Quando è un tuo viaggio, non quando sei trascinato. Questa è la bellezza dell’amore, e ne è anche il pericolo.>>…
Fonte: Osho – “Quell’oscuro intervallo è l’Amore”. © 2001-2006 Giunti Editore S.p.A.( pag. 16-17), www.oshoba.it
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