giovedì 22 settembre 2011

KARMA E REINCARNAZIONE

… “Irradiati dalle nuove energie, nell’Era dell’Acquario (età del dono, della condivisione e della comprensione), un numero sempre maggiore di pellegrini sul Sentiero proclamerà: la fratellanza di tutti gli uomini, basata sul comune destino spirituale; le dottrine del karma e della reincarnazione, che - sole - risolvono il dilemma dell’apparente ingiustizia dei destini umani, riconsegnando a ciascuno la responsabilità della propria vita; la realtà della Vita evolvente, ove tutti gli elementi progrediscono in forme sempre più perfette, convogliando e organizzando sostanze in unità sempre più ampie…
La tematica del karma riguarda tutte le creature della Manifestazione ed è strettamente collegata a quella della reincarnazione. Le vite che si susseguono sono simili ai giorni della nostra esistenza terrena, intervallati da notti. Come nella vita terrena diventiamo con la maturità sempre più autonomi nelle scelte, sempre meno dipendenti dalle contingenze esterne e sempre più demiurghi del nostro destino, così, nel corso delle nostre vite diventiamo sempre più saggi nella scelta delle esperienze da compiere e abili a guidare la nostra evoluzioneLa legge della rinascita, strettamente collegata alla dottrina del karma, appare come l’unica logica risolutrice delle apparenti ingiustizie della vita; la convinzione della sua presenza nell’universo intero è di incitamento, rivolto a individui e gruppi umani ad adeguarsi a modelli sempre meno egoistici e separativi. Quando riusciamo a intravedere l’unicità e la continuità della vita, i nostri istinti involuti hanno sempre meno dominio su di noi; ci liberiamo gradualmente da essi e questo affrancamento diviene libertà spirituale. Diventiamo sempre più compassionevoli, e aspiriamo a che gli altri esseri, che riconosciamo ora come fratelli sul medesimo percorso, siano liberi dalla sofferenza. Le nostre menti e i nostri cuori, diventatati amorevoli, desiderano che tutti gli esseri siano felici, perché nessuno può sentirsi felice se vive in mezzo al dolore degli altri. L’attaccamento e l’odio vengono diluiti nel crogiolo del cuore, poiché, per la nostra accresciuta sensibilità e il maggior senso di unità, non tolleriamo il pensiero di poter essere di danno agli altri. Comprendiamo con sempre maggior chiarezza che ogni evento che si attua in noi è effetto di una causa e, contemporaneamente, diviene causa di un effetto... Con l’avanzamento spirituale, può capitare di contemplare con orrore il nostro passato; irrompe nella coscienza la percezione drammatica degli effetti di nostre creazioni sentite come oscure, perché poco amorevoli e responsabili. Ma il pentimento sincero e l’esperienza del dolore accelerano i tempi per la nascita luminosa della Compassione e portano alla con-versione: ovvero all’aspirazione a connettersi alle Verità essenziali e a cooperare al Piano Divino. Possiamo ora contemplare come nel Tutto armonico - in cui, a tutti i livelli, "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma" - ogni disarmonia generata dalla violenza e dal disamore, così come ogni azione ispirata alla Fratellanza, ricadono per legge karmica non solo su chi le ha causate ma su tutta la comunità di cui l’individuo fa parte; appare evidente che ciascuno è corresponsabile del destino collettivo. Come in un nucleo familiare se un individuo commette un atto crudele o dissennato, che provoca dolore, tutti i componenti ne pagano indirettamente le conseguenze, allo stesso modo se un individuo compie un atto meritorio tutta la rete ne beneficia proprio perché tutto è consequenziale… È necessario che l’uomo risvegliato prenda in mano il suo destino, cioè il suo karma, e lo dissolva attraverso la conversione del Cuore e la conseguente scelta di servire”.

Fonte: Chiara Marelli “Sul Sentiero” (pag. 58 e 64), gratuito su: www.edicolaweb.it

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