martedì 13 novembre 2012

IL CONFRONTO



Fantastica, stupenda, meravigliosa iniziativa quella che SKY, dal palco di “XFactor” tanto caro ai giovani, ha mandato in onda ieri sera alle 20,30 su diversi suoi canali tra cui “Cielo” sul digitale terrestre. Gli esponenti della coalizione di centrosinistra si sono cimentati in un confronto all’americana su temi riguardanti la loro campagna preelettorale volta ad identificare l’esponente cui sarà affidato l’incarico di capo del governo. I candidati, nel rispetto di tempi prefissati, hanno risposto a domande interessantissime poste loro dal conduttore della trasmissione (i video: http://tg24.sky.it/tg24/politica/primarie_centrosinistra.html). E mentre Grillo “caccia” un altro consigliere facendo trapelare quanto di antico ci sia nel “suo” movimento, i suoi colleghi, esortati da Bersani, si sono detti disposti ad accettare altre forze politiche che abbiano a cuore il risolleva mento delle sorti del paese, anteponendole ai dannosi individualismi che, di fatto, hanno portato alle conseguenze che oggi viviamo. Non vi nascondo che alla fine del confronto mi sono anche emozionato, nell’ascoltare il sincero slancio corporativo. Certo, sono emerse delle differenze di vedute tra i “progressisti sfrenati” rappresentati da Vendola e Renzi ed i “cauti pensieri frutto dell’esperienza di governo” dei più attempati Tabacci e Bersani. Come dire che il passato ed il futuro stanno finalmente convergendo in un nuovo, appassionante, presente che si apre al dialogo tenendo conto le esigenze della gente. Un po’ in ombra l’unica donna presente, la signora Puppato, ma anche lei avrà modo, in futuro, di familiarizzare con le telecamere. Chi ha vinto? A parte i sondaggi estratti dalla media dei voti dati dai giornalisti delle varie testate che individuano un “loro” vincitore, IO credo che abbia vinto il centrosinistra, avendo dato l’impressione d’essere uno schieramento unito, adatto - al di là di piccole divergenze - a governare il paese. Dal confronto è emersa una tangibile “voglia di fare” che finalmente, speriamo, sopperirà all’immobilismo che ha caratterizzato la politica degli ultimi vent’anni. Per la circostanza ho creato un motto:
<<Meglio sbagliare facendo che morire attendendo!>> …
Ora aspettiamo fiduciosi di ascoltare il confronto degli altri schieramenti, così da poterci fare un’idea più precisa delle soluzioni che i politici intendono adottare a favore di un’Italia progressista ed europeista, quale quella che ho in mente, primo traguardo verso una più grande unificazione…

1 commento:

  1. Perfettamente d'accordo, basta con le attese perché
    ... "Aspettare non è la condizione ideale per il benessere e la felicità, in essa non c’è movimento, non c’è azione, crescita né creazione"... Fonte:
    http://lungolavia.iobloggo.com/331/dubbi

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