Lungo la Via
che mi riporterà a Te
mi sto liberando
delle inutili pesantezze
e delle ombre esistenziali
Riesco ora a sentire nitidamente,
oltre le mie stranezze,
le tue musiche celestiali
Sono stato ospite,
e con estrema meraviglia,
del grembo accogliente
della tua Amata figlia
Fino a riuscire a ritrovarTi,
oltre la mente
Ed ora, beatamente,
sono pronto
per riabbracciarTi
eternamente
PADRE E MADRE
… <<Molti hanno sempre considerato Dio come Padre. L’hanno
chiamato Padre amoroso, Padre severo, Padre paziente, Padre provvido. Altri
chiamano ed hanno chiamato Dio Madre, la Dea
Madre che si rivolge alla fertilità, ai riti della madre Terra, che
abbraccia l’uomo di un amore intenso e materno. In realtà Dio è tutte e due le
cose. Pian piano sulla vostra Terra gli uomini se ne stanno rendendo conto. Tutti, o quasi, alla fine di questo
tempo arriveranno a chiamare Dio
Padre e Madre. Ed è giusto che sia così. Dio ha in sé il concetto di
qualità spirituali maschili e femminili, in quanto Egli ha creato tutto ciò che
Egli stesso è. Quindi, un fondamentale passo da compiere in questi tempi è
quello d’arrivare alla comprensione che Dio è Padre e Madre allo stesso tempo.
Questo concetto vi potrà aiutare, soprattutto quando deciderete di ritrovare la
vostra vera identità. L’uomo e la donna sono due aspetti di Dio e la loro
qualità non rispecchia solamente il concetto fisico di mascolino e femminino,
ma anche il loro concetto spirituale. Infatti l’uomo ha in sé sia la parte
mascolina (generalmente predominante) che quella femminina; e la donna
ha in sé la parte femminile di Dio (quasi sempre in maniera preponderante),
ma anche la sua parte mascolina. Quando questi due attributi sono allo
scoperto, l’individuo si può ammirare nella sua completezza e può riscoprire la
sua parte migliore, la parte sacra. Ma, per rivedere in sé stesso l’immagine
divina, quella che ha avuto un tempo e che ancora ha, anche se non riscoperta,
è necessario che l’umanità percorra un cammino spirituale a ritroso che la riporterà
allo stato di grazia prima della caduta>>...
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(pag. 15-16)