--
«A tutti noi è capitato
di vivere dei momenti in cui ci accorgiamo
che gli altri non ci capiscono più.
Ma questo, lungi dall'essere un fatto negativo,
è un segno della nostra emancipazione,
del nostro sviluppo psicologico.
Infatti, se siamo sempre compresi,
vuol dire che parliamo il linguaggio degli altri,
un linguaggio collettivo.
Ma se il nostro atteggiamento
e le nostre idee sono originali,
non possiamo più essere capiti,
perché esprimiamo "qualcosa di nuovo".
Ecco allora che
nasce un senso di estraneità reciproca,
per cui la nostra ricerca di una strada individuale
viene considerata almeno come una "stranezza".»
(Aldo Carotenuto)
https://lacapannadelsilenzio.it/pensieri-e-immagini-dicembre-2022/
😇
Per Te ...
RispondiElimina«Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene,
sennò la gente chissà cosa penserà?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia.
Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco.
Abbassa la musica, posa la penna,
zittisci il canto, ferma la danza ...
*Dovevo farlo se volevo essere degna d'Amore*.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione
invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata? 🤔
Mai più. A costo dell’esilio!
Il vero IO è quello che tu sei,
non quello che hanno fatto di te.»
(Paulo Coelho)
Chissà, forse è per questo che soffre l'umanità
di doppia personalità!? 🤔
«La rabbia, l'angoscia e la depressione che in modo così regolare vengono vissute e provocate dalle persone che soffrono di un grave disturbo di personalità, debbono essere curate come la manifestazione clinica di una sofferenza legata A "CUORI SPEZZATI" E NON COME SINTOMI DI UN MAL FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO.
RispondiEliminaSta in questa scelta di fondo la possibilità di curarle sul serio.
Avendo ben presente che guarire per tempo i bambini significa evitare che sviluppino i disturbi di personalità dell'adulto e curare gli adulti che soffrono di un grave disturbo di personalità significa proteggere i loro bambini dallo sviluppo di un'infanzia infelice: interrompendo in entrambi i casi, una catena intergenerazionale di sofferenza e di psicopatologia.»
Lorna Benjamin