Vuoi sapere perché (?!)
…
“Un risvegliato non
muore, poiché è già morto. Tu muori perché ti
aggrappi alla vita; ecco perché ‘devi’
morire, per andare oltre l’attaccamento. Un essere illuminato muore quando
sceglie di non aggrapparsi alla vita. Muore come fosse
uno sposo che va incontro alla sua sposa. Muore con la
fiducia di chi sta partendo per uno splendido viaggio in terre lontane, a lungo
pianificato.
Muore, ma ad
attenderlo, nell’aldilà, non trova la morte come tu la intendi, Lui trova Dio, il
volto della morte, per un risvegliato, è il volto di Dio.” …
ESSERE “E” NON
ESSERE
Shakeaspeare dice:
‘Essere o non essere …’, è naturale, è così
che pensa la mente duale. Ma IO Sono ‘Essere’ e ‘Non essere’, insieme. Se mi
guardi da lontano, è una forma: essere;
se ti avvicini al mio vero IO la forma diventa indistinta: stai entrando nel non essere. Essere è la mia esteriorità,
non essere è la mia interiorità; essere è soltanto il mio corpo, non essere è
la mia anima. Ecco perché il Buddha dice che l’anima è una non-anima, ‘anatta’. È un non-sé. Non puoi dire che
sia, è meglio dire che non-è. Essere e non
essere, insieme,
vuol dire essere un
vero saggio.
Non scegliere tra essere o non
essere. Sono disponibili insieme, prendili tutti e due. In questo caso sarai, come disse Gesù: 'nel mondo e
non sarai nel mondo’; sarai nella mente e non sarai nella mente … e potrai essere
libera,
finalmente.
(Fonte: “Osho – La vera saggezza”. © 2002 RCS Ed. Tascabili Bompiani, nov. 2004, pag. 222-223, stralcio)