(l’Aurora)
… <<Secondo
la cosmologia egizia il Nilo era il tratto meridionale di un grande fiume che
circondava la Terra e che, verso nord, scorreva nella valle di Dait, immersa
nell’eterna notte. “Il fiume – scrive Dreyer
nella sua classica “Storia dell’astronomia da Talete a Keplero – trasportava una imbarcazione su cui era un disco di fuoco, il
Sole, un dio vivente chiamato Ra, che nasceva ogni mattino, cresceva e
acquistava vigore fino a mezzogiorno, quindi passava su un’altra barca che lo
portava fino all’ingresso per Dait; di qui altre barche (su cui siamo meno
informati) lo portavano durante la notte sino alla porta dell’oriente. In tempi
più tardi il libro “Am Duat” o “Libro dell’oltremondo”, racconta accuratamente il viaggio del dio Sole durante le
dodici ore notturne, quando egli illumina successivamente dodici separate
località dell’oltremondo.
Si devono agli
Egizi alcune delle prime precise osservazioni astronomiche solari, in base alle
quali i sacerdoti del faraone prevedevano le piene del Nilo e programmavano i
lavori agricoli. Le piramidi sono disposte secondo orientamenti astronomici,
stellari e solari. Gli obelischi erano essenzialmente degli gnomoni, che con la
loro ombra scandivano le ore e le stagioni.>> …
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