lunedì 28 novembre 2011

ISODORO


… Quindi, se ho capito bene,
Isodoro
dovrebbe essere colui
che sprizza felicità da ogni poro,
Essendo egli un autentico testimone
della grandiosa Età dell’Oro?

Anch’IO in passato
ho avuto l’immenso piacere
di fare la sua conoscenza,
e sai cosa Ti dico?
Attratto da tale magnifica luminescenza
d’allora non l’ho più abbandonato.

Così Egli è diventato
il mio “Carissimo Amico”,
sicuramente quello più fidato!

A chi non l’avesse ancora incontrato
posso però dire che
non occorre essere astuto,
basta Essere veramente motivato.

Ed allora, sicuramente,
Egli sorgerà come il Sole
improvvisamente!

Ecco dunque apparire all’orizzonte
ciò che chiunque potrà ammirare:
l’ennesimo astro nascente
che contribuirà ad illuminare
ciò che il buio nasconde

P.S. … a tal proposito invito tutti a leggere l’ultima, “fantastica”, “Rivelazione sul Sole”, sul sito dell’Amico Davide/Amirir al seguente indirizzo:

IL SERPENTE PIUMATO

Cara Amica, caro amico,
anche questo blog
è terminato

L’averTi conosciuto
per Me è stato
un momento beato
che Mi ha reso
più di quanto ho dato

È vero ho anche giocato
ma onesto, con Te,
sono sempre stato

Ciò che già sai,
perché più volte
l’ho pronunciato,
è che sinceramente
Ti ho sempre Amata/o

… “Il mito di Quetzacoatl-Kukulcan ha un significato che trascende di gran lunga il suo contenuto astronomico o storico. Come archetipo, rappresenta tutto ciò che un uomo dovrebbe aspirare a diventare. La sua raffigurazione sotto forma di serpente piumato ne indica la natura duplice: le piume rappresentano la natura aerea e spirituale (il Padre), mentre il serpente riflette la sua connessione con la creazione fisica (la Madre), espressa naturalmente dalla statua di Coatlicue, la madre terra azteca, con la testa e la gonna di serpenti che tanto disgustarono le autorità spagnole da indurre a seppellire l’effigie. Su un piano più profondo e mistico, il simbolo del ‘serpente piumato’ indica il modo in cui l’uomo illuminato deve conciliare i due opposti della sua natura, quello spirituale e quello materiale.
Nelle tradizioni spirituali dell’Occidente il serpente, o talvolta il drago, oltre a simboleggiare il percorso del sole nel cielo, rappresenta l’io inferiore. Secondo le tradizioni gnostiche, ciascuno di noi nasce come serpente, costretto a strisciare per tutta la vita nella polvere della terra. Così come il serpente si rinnova liberandosi del suo involucro di pelle e rigenerandone una nuova, anche noi viviamo una vita dopo l’altra, morendo e rinascendo, ma sempre incapaci d’innalzarci al di sopra della terra. In questo stato di sufficiente consapevolezza, siamo esclusi dal mondo superiore dello spirito e restiamo la prole inerme del grande Serpente Solare. È così che, in quanto figli caduti di Adamo ed Eva, siamo imprigionati nella nostra ‘pelle’ rigenerabile, costretti a vivere un’esistenza dopo l’altra e a sperimentare una morte dopo l’altra nel mondo materiale… Tuttavia le tradizioni gnostiche parlano anche di un destino cosmico, della possibilità insita negli esseri umani, in quanto anime, di lasciare la terra fisica per raggiungere la nostra vera patria ad un livello più elevato, non materiale. Questa è l’essenza degli insegnamenti spirituali di tutti i grandi maestri, fra cui Gesù, Buddha, Maometto e, possiamo presumere, l’autentico Quetzacoatl-Kukulcan.
Eppure tutti loro c’insegnano, se leggiamo con attenzione le loro parole, che ottenere la libertà richiede una trasformazione del nostro essere. Per ricorrere ad un’altra metafora, l’essere umano comune vive come un bruco sulla foglia di cavolo della vita. Qui può vivere e morire mille volte senza neanche avere coscienza della possibilità di un ulteriore sviluppo. Eppure, così come un bruco ha in sé la potenzialità di tramutarsi in una splendida farfalla, anche l’essere umano ha la possibilità di trasformarsi in una forma superiore. Non siamo tenuti a restare per sempre allo stadio di vita del bruco: anche noi possiamo diventare angeli, pur restando vivi in un corpo fisico”…
Fonte: “Le profezie dei Maya (pag. 240-241). © 1996 Casaitrice Corbaccio s.r.l. Milano. © Adrian G.Gilbert and Maurice M.Cotterrel 1995 First published by Element Books Ltd., Shaftesbury, Dorset, UK


(Brano associato: “IL SERPENTE PIUMATO” - Nomadi)


QUETZALCOATL E LE PLEIADI

… <<Si ritiene che la Piramide del Sole a Teotihuacan, fuori da Città del Messico, sia in allineamento con le Pleiadi in quanto il suo lato occidentale e molte delle vie circostanti si rivolgono in direzione del tramonto delle Pleiadi alla mezzanotte della notte della loro massima altezza. Anche i Maya avevano un religioso rispetto per le Pleiadi e sapevano che nella zona di Chichen Itza, durante l’equinozio di primavera, il Sole proiettava un’ombra a forma di serpente sulla scalinata del lato nord della piramide di Kukulcan. Alcuni studiosi hanno calcolato che a circa 60 anni  all’apparire di quell’ombra, quando il sole raggiunge il suo zenith sulla piramide a mezzogiorno (20-23 Maggio), c’è un ulteriore allineamento diretto con le Pleiadi. L’allineamento delle Pleiadi con il sole potrebbe essere in diretto collegamento con Quetzalcoatl, il serpente piumato che è venuto per portare al pianeta una saggezza superiore>>…

venerdì 25 novembre 2011

L’INCONTRO QUANTICO

(Sottofondo musicale: “Et Misericordia” – Paul Schwartz)

… <<Lasciate che vi conduca dall’altra parte del velo, dove non esiste il tempo. Ricordate, dalla mia parte non siamo in una 3D lineare. Siamo in uno stato multidimensionale, che noi spesso chiamiamo stato quantico, usando ancora un’altra metafora della fisica reale che significa “fuori dalla 3D”. Dall’altra parte del velo, voglio raccontarvi degli incontri che hanno avuto luogo e che ancora hanno luogo. Quando non esiste il tempo, ci sono solo dei potenziali. Quando ci sono solo dei potenziali, persino il passato, il presente e l’ adesso per voi sono confusi. Sono confusi perché voi avete un filtro 3D. Il futuro non è noto, ma i potenziali di quello che potreste fare lo sono e la forza dei potenziali è generata dalla vostra coscienza e da quello che avviene oggi, ieri e domani. Venite con me, all’incontro con i vostri genitori e i vostri nonni, perché essi rappresentano anime proprio come la vostra. Come voi, essi sono un frammento del Dio Creatore. Anche se loro non si sono mai risvegliati per esaminare questo fatto mentre erano sulla Terra, essi NON sono sulla Terra per questo incontro. Andiamo a questo incontro in cui si trovano loro, anche adesso, proprio adesso.
Aspetta un attimo, Kryon! I miei sono ancora vivi. Non possono essere ad un incontro dall’altra parte del velo”. Per noi, essi sono ancora a quell’incontro, perché una parte della vostra energia di anima rimane per tutto il tempo dall’altra parte del velo, miei cari. Che cosa pensate che sia il vostro Sé Superiore? È l’energia della vostra personale forma angelica. La metafora che vogliamo presentare è che un piede è dall’altra parte del velo per tutto il tempo, mentre un piede è nella 3D. L’intera questione della dualità, e il test della vostra vita, è di aprire la porta e vedere questo, e prendere la mano di quello che è il vostro Sé Superiore. Il vostro Sé Superiore è stato sempre lo stesso Sé Superiore ogni singola volta che siete stati sulla Terra, sempre lo stesso a occupare corpi Umani differenti, nelle vostre molte incarnazioni. C’è qualcosa di comune nel corso delle epoche. Lo vedete ora? Non importa quante vite passate abbiate vissuto, non importa che cosa avete fatto, non importa dove siete stati, c’è sempre lo stesso Sé Superiore. È il vostro nucleo. Ora, cominciate a capire perché volete tanto connettervi con esso? Venite a questo incontro con me, metaforicamente, e osservate. Anche i vostri nonni ci sono. Essi guardano ogni cosa con la mente di Dio, che è la loro, mentre sono all’incontro. Essi non sono nella 3D; si trovano in quel luogo perfetto, che l’energia del Creatore rappresenta al di là di qualsiasi cosa possiate immaginare. Benché non ci sia individualità o singolarità nelle parti di Dio, e benché queste del meeting siano parti di un gruppo quantico collettivo, l’essenza del potenziale di chi sono stati e di chi saranno sono comunque rappresentate, qui. Non vi chiedo di capirlo. Vi chiedo soltanto di osservare insieme a me. Tutte le loro vite passate sono lì con loro.
Parliamo ancora dei vostri genitori, come abbiamo già fatto. Loro magari dicono “Arriveremo sul pianeta, ci incontreremo e daremo alla luce quest’anima, una vecchia anima [molte incarnazioni sulla terra], una delle anime più vecchie, persino più vecchia di noi. Noi potremmo non svegliarci mai. Ma è questo il compito per cui andiamo sul pianeta. Non siamo in grado di sostenere tanta luce. Forse criticheremo coloro che diamo alla luce. Può darsi che li cacciamo addirittura dalla famiglia! Forse li maltratteremo. La vecchia energia potrebbe nascondere del tutto, a noi stessi,  questo intento divino, ma è per questo che ci andiamo, così i nostri figli saranno quelli che avranno la saggezza del potenziale di un risveglio. Essi saranno i Portatori di Fiammifero. I Portatori di Fiammifero sono quelli, nati in questo tempo, che, metaforicamente, possono accendere un fiammifero nel buio della vecchia energia e illuminare il pianeta. Ci avevate mai pensato? I vostri genitori si sono uniti di proposito. Oh, so che state per dire “Aspetta un attimo, Kryon, tu non conosci i miei genitori. Non credo che abbiano in sé questa consapevolezza”. Magari non da quella parte del velo, miei cari, ma capite che cosa vi sto dicendo?  Con la mente di Dio, essi arrivarono dicendo “Probabilmente noi non ci risveglieremo. Non ci ricorderemo di questa riunione di programmazione, né crederemo sia stata possibile. La vecchia energia ci impedirà di vedere. Ma avremo un figlio che sarà un Portatore di Fiammifero, una vecchissima anima incarnata su questo pianeta. Ecco perché siamo qui”.

martedì 22 novembre 2011

MAI


Stare lontani
è stata un’esperienza
che nel mio cuore
ha provocato tanto dolore

Quanta amarezza
dopo la partenza,
fortuna che durante la tua assenza
per mitigare la grande tristezza
di sperimentare la contentezza

Certo, lo condivido,
è giusto andare avanti
superando gli ostacoli
che l’esistenza ci pone innanzi
mentre, incoscienti, continuiamo
nel bellissimo gioco dei teneri amanti,
ripetendo quelle scelte
che ancora errano in tanti

Quanto tempo è passato

da quando te ne sei andato?

Non importa perché ora sei qui
fai parte del mio presente
e non voglio più affaticar la mente
in pensieri insensati
che l’affollano continuamente

Però adesso dimmi che rimarrai
che non te ne andrai
e che più di prima mi Amerai
perché me lo merito!
Certo, sarebbe splendido
ma non è mica un pensiero inedito
perché so bene che non tornerai
MAI

Ed intanto, sola,
 mi guardo intorno
ed ancora medito,
invano, sul tuo ritorno

Ma sai una cosa?
Lo debbo riconoscere,
non sarò la prima ne l’ultima,
probabilmente avevi ragione Tu
quando mi accusavi di fare la vittima!

Però almeno ora,
mentre infreddolita
mi scaldo accanto al camino
non te ne andare,
lasciati Amare
come fossi il mio bambino

Sì, lo so, sei solo un sogno
ma stammi vicino ugualmente
perché credo sinceramente
che Tu sia per me un estremo bisogno

(Brano associato: “Non ho mai smesso” – Laura Pausini)