martedì 6 settembre 2011

LA POLARITÀ

… <<Queste sono le tre cose fondamentali. La prima: tutte le cose sono interdipendenti tra loro. La seconda: la vita è costituita da polarità, ma i due poli non sono opposti tra loro, sono complementari. La terza: ciascun essere umano è interiormente duplice, nessuno è singolo, univoco. In India abbiamo il concetto di ardhanarishwar che corrisponde al concetto taoista. L’immagine di Shiva è raffigurata per metà uomo e per metà donna, sia nelle sculture sia nella pittura. Metà del suo corpo è maschile e l’altra metà è femminile. Quando gli occidentali scoprirono per la prima volta queste statue le derisero: sembravano tanto assurde! Che senso avevano? Adesso l’hanno compreso. È una delle realtà fondamentali della vita. Perciò voi tutti, come Shiva, siete metà e metà e, a meno che non riusciate a trascendere questa polarità interiore, non riuscirete a realizzare l’Uno, rimarrete scissi in due. Nella vita comune tu rimani scisso in due e, nelle ventiquattr’ore, oscilli molte volte da un polo all’altro. Osservati. Puoi essere un uomo, ma a volte sei molto femminile, vulnerabile. Puoi essere una donna, ma a volte, durante il giorno, sei molto maschile. Quando una donna è maschile diventa molto aggressiva – più aggressiva di quanto possa esserlo qualsiasi uomo – perché la sua aggressività è fresca, non è stata usata, è molto fertile, proprio come un terreno che non sia mai stato coltivato. La stessa cosa vale per l’uomo. Se l’uomo è tenero lo è molto – è più tenero di quanto possa esserlo qualsiasi donna – perché quello è un terreno che non ha mai coltivato, quella è una parte di sé che non aveva mai usato, quindi ha freschezza e molta vitalità. Se diventi un osservatore più attento vedrai ripetersi continuamente questo strano fenomeno. La donna generalmente è amorevole, l’uomo generalmente non lo è. La donna è combattiva solo ogni tanto, ma quando lo è, lo è davvero. L’uomo è amorevole solo ogni tanto, ma quando lo è, lo è davvero. Quelle sono le parti del loro essere interiore che non hanno mai usato: quando vengono usate, hanno una freschezza propria. Questa polarità interiore ti tiene in una sorta di angoscia, di conflitto, ma non puoi vivere senza di esso. L’Uno rimane invisibile: ecco perché il divino è invisibile. L’Uno ha bisogno di essere duplice, prima di diventare visibile. Sulla lavagna nera devi scrivere col gesso bianco: solo così le parole diventano visibili. Per esistere abbiamo bisogno di contrasti. Ecco perché, durante il giorno, non possiamo vedere le stelle che sono visibili nella notte: le tenebre della notte creano il contrasto di fondo. Le stelle sono là, giorno e notte, non vanno altrove, non possono andare altrove. Non arrivano solo alla sera e durante il giorno non sono nascoste in qualche luogo. Stanno dove sono ma, durante il giorno, manca il contrasto di fondo. Non possiamo vederle, diventano invisibili. Il divino è invisibile. Se volesse diventare visibile dovrebbe diventare uomo o donna, dovrebbe scindersi in due, dovrebbe diventare materia e spirito, dovrebbe diventare corpo e anima. Solo chi è scisso in due è visibile. Il mondo è dualistico, si fonda sulla dualità. Nell’istante in cui riuscirai a far sparire questo dualismo in un’unità, diventerai invisibile. Ecco il significato del detto taoista, un detto estremamente misterioso che afferma: “L’uomo del Tao diventa invisibile”. Ha un grande significato, ma è una metafora. Non significa che i suoi contemporanei non potevano vedere Lao Tzu o che tu non puoi vedere me. Tu mi vedi,>> … ma non riesci a scorgere la mia Unicità, la mia realizzazione, la mia illuminazione. La percepisci ma non la puoi vedere …

Fonte: Osho – “I libri del fiore d’oro © 2000 by News Services Corporation, Arona (NO). © 2007 RCS Libri S.p.A., Milano. Prima edizione Firme Oro Bompiani: novembre 2007 (ISBN 978-88-486-0341-6, pag. 150-152). © 1979 Osho International Foundation, CH8001, Zurigo, Svizzera.

1 commento:

  1. ... "la vostra vita è un viaggio di esplorazione. I vostri soggiorni sulla Terra sono un’opportunità meravigliosa per scoprire ed esplorare quello che è dentro e fuori di voi. Voi siete una squisita odissea di algoritmo. La terza dimensione serve per aiutarvi a spostarvi più in alto, e perciò lavora mano nella mano con il rompicapo algoritmico facilitando e inducendo la manifestazione esterna dello spirito interiore tramite la mente frontale.

    Le ottave disponibili nella terza dimensione sono evidenziate nel vostro soggiorno iniziale e nelle campagne dei Piani Terrestri. Ma mentre progredite, la terza dimensione deve cedere il passo alle ottave cristalline più elevate della quinta dimensione perché si verifichi nell’Ascensione il vero avanzamento verso “l’illuminazione” Mer-Ki-Vica" ...

    Il seguito al seguente indirizzo:
    http://www.lightworker.it/msg_metatron_may_10.html

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