martedì 28 luglio 2015

IL MIO VANGELO

senza neppure averlo cercato,
improvvisamente, in paradiso mi sono ritrovato …



E dopo averlo visitato …
anche se solo per un istante,
mi son reso conto
che in ogni decisione importante
il cuore, finalmente,
la mente ha definitivamente spodestato

Così è caduto anche l’ultimo velo …
ora riconosco perfettamente la realtà
e la distinguo dalla finzione,
senza dover far ricorso alla storia
od alla tradizione
che molti ancora bloccano nell’illusione

Sì, è proprio questo il mio vangelo,
non c’entra nulla la religione
che testardamente nasconde alla popolazione,
rallentandone l’evoluzione della coscienza,
che ciascuno, per comprendere,
deve fare personalmente l’esperienza


ROMA

… <<Lì c'è un posto che si chiama il Vaticano. Sembra che sia addirittura un paese separato ma noi non lo vediamo in questo modo. Perché è lì dov'è? È stato un caso o è stato messo lì di proposito? E che cosa rappresenta? Rappresenta il modo in cui miliardi di persone vedono un Maestro pieno di compassione. Non parlo della Chiesa, non proprio. Io parlo di come l'amore di Dio viene compreso, manifestato e diffuso>>…

mercoledì 15 luglio 2015

CURIOSO

Sì,
è proprio curioso …
non lo sono,
non, almeno, nel modo tradizionale,
eppure c’è chi pensa …
che IO Sia …
… <<Qualsiasi cosa ti arrivi, ricordalo, è il prodotto di una tua azione. Forse ne hai dimenticato l’inizio. Il mondo è grande, ci vuole tempo. Ma ogni cosa torna alla propria sorgente: questa è una delle regole fondamentali della vita, non la regola di un gioco. Pertanto, se stai soffrendo, se sei infelice, se hai delle tensioni, se sei pieno di ansia e di angoscia, non consolarti dicendoti semplicemente che questo mondo è orribile, che tutti sono cattivi e tu sei una vittima. Krishnamurti afferma tu non sei affatto una vittima, tu sei l’artefice di questo mondo insensato e, ovviamente, devi subire le conseguenze di tutto ciò a cui hai contribuito. Stai partecipando alla semina, dovrai partecipare anche al raccolto, non puoi fuggire. Accettare la tua responsabilità ti cambierà, e il tuo cambiamento sarà l’inizio del cambiamento del mondo, poiché Tu Sei il Mondo! Per quanto piccolo, un mondo in miniatura, hai inte tutti i semi. La tua rivoluzione preannuncerà la rivoluzione nel mondo intero. Noi tutti siamo il mondo. Se vogliamo cambiarlo, dobbiamo iniziare da noi stessi, questo è il metodo corretto. Cambiare la società, cambiare le strutture economiche. Cambiare questo, cambiare quello. Possibile che nessuno  abbia mai pensato a cambiare se stesso? Ecco perché tutte le rivoluzioni hanno fallito. Una sola rivoluzione può avere successo, e non è mai stata tentata prima d’ora: la rivoluzione dell’individuo. Cambia te stesso. Stai attento a non fare qualcosa che possa trasformare il mondo in un inferno. Ricorda di contribuire sempre con qualcosa che lo renda un paradiso. Il segreto dell’uomo religioso è tutto qui. E se ciascun individuo iniziasse a fare così, ci sarebbe una rivoluzione senza alcuno spargimento di sangue.

Fonte: “Osho – Tu sei il mondo” – © 1998 ristampa 2008 Ed. Giunti Demetra (pag. 11 – 13, stralcio)

lunedì 13 luglio 2015

REGINA COELI


(Sottofondo musicale: “Magnificat” – Mina)

È questa una questione
che ai più potrà apparire estremamente complessa
riconosceranno, serenamente, essere sempre la stessa …

… È possibile evadere dalla prigione …
cui è rinchiusa, inconsapevolmente,
gran parte della popolazione?

Sicuramente! Può farcela chiunque,
probabilmente anche la principessa …
cui recentemente è stato imposto quel sacramento
che di fatto, a lungo, ostacolerà il cambiamento
di chi è alla ricerca della sublime perfezione …

… senza però riuscirvi, poiché, probabilmente,
quell’anima fedele, inconsapevolmente,
sarà portata a rinunciare a vivere l’emozione
che naturalmente l’avrebbe potuta guidare
lungo la via per l’evoluzione

Riflessione sulla scelta operata dalla famiglia reale di imporre la prima comunione alla loro primogenita, principessa di Spagna, attraverso una semplice cerimonia svoltasi insieme ai suoi coetanei. Per l’occorrenza ho utilizzato parole e frasi di Corrado Augias e Mario Vannini, pubblicate nell’interessante libro “Inchiesta su Maria”, edito da Rizzoli nel 2013, ove si racconta “La storia vera della fanciulla che divenne mito” (estrazioni dalle pagine da 195 a 201).

… <<Ognuno è giudice e padrone dei propri sentimenti, siamo in un campo in cui la più estesa libertà deve essere garantita a tutti>> …

Scusa ma continuo a non capire … Cos’è, che mi vuoi dire?

… <<Prendere Maria come “Modello”, “caro gemello, sia essa la vergine casta, la sposa fedele, la pia vedova, o, figura molto commovente, la madre dolente … non serve proprio a niente! … Sono stereotipi che hanno come punto di riferimento storico il patriarcato. Non si tratta nemmeno di ripetere le vicende terrene di Maria, vere, presunte od immaginate. Ritengo che questa sia stata una stortura gravissima da parte di una certa educazione cristiana …

Come mai dici questo?

Ma è chiaro. La “sublime perfezione” di Maria (o di Gesù n.d.r.) non favorisce nel fedele un sano processo di maturazione, ma, al contrario, lo blocca. Tanto più quando si tratta di devozione intesa nel senso superstizioso del termine: processioni, preghiere, suppliche, tridui, litanie, novene e via dicendo. Tutte manifestazioni che mantengono l’umanità in una condizione infantile>> …

<<Ma allora qual è la Verità?>>

La ricerca de “l’altra metà”,
(quale rappresentazione della dualità),
tende ad un ruolo unificante
della individuale interiorità …

IANUA INFERI
(Estratto da “Inchiesta su Maria”, di Corrado Augias e Marco Vannini, pag. 210-211)

“La chiesa cattolica … con le sue accentuate caratteristiche maschili, ha compiuto lo stratagemma d’identificarsi con Maria (‘madre chiesa’) trasferendo su di sé la venerazione che spettava alla donna e continuando, nello stesso tempo, a tenere sottomessa la donna stessa. Ricordo che il domenicano Jacob Sprenger, coautore di quel ‘Malleus maleficarum’ (martello delle streghe), feroce manuale per la lotta alla stregoneria, era nello stesso tempo colmo di pregiudizio antifemminile e devotissimo della ‘Vergine’.

… <<Per contro, nella chiesa ortodossa, in particolare quella russa, la venerazione di Maria non è stata mai veramente separata da quella della Terra Madre, anche rispetto e amore per la donna sono sempre stati superiori a quelli dell’ Occidente. Il dogma dell’Immacolata Concezione, come abbiamo ricordato, fu voluto fortemente dal popolo e non si trattava solo dell’ingenua pietà dei semplici, come vorrebbe un superficiale giudizio. Vi affiora la necessità di contraddire il male che la donna incarnerebbe al punto da meritarsi l’attributo di “Ianua Inferi” (porta dell’inferno). Il popolo ha sempre rifiutato la contrapposizione Eva-Maria sostenuta dai teologi. Eva e Maria si devono unire, non contrapporre: la prima è la donna che porta verso la conoscenza con il mito dell’albero della conoscenza del bene e del male, senza il quale, come scrive Hegel, il paradiso terrestre sarebbe solo un giardino zoologico. Maria è la donna che libera dalla servitù, colei che compare in quel grande canto di libertà che è il Magnificat.

“Sembra comunque innegabile che Maria erediti alcune caratteristiche delle antiche divinità femminili persino nella sua iconografia: l’Immacolata tiene sotto i piedi il serpente, ha la luna accanto, attorno al capo una corona di stelle” …