Gli istinti ci sono stati donati dalla
natura: la sessualità, il piacere di nutrirci. Poi, col tempo, maturata tale
coscienza, s’è aggiunta l’ambizione a vivere negli agi, nell’abbondanza. È
assolutamente normale, tutto rientra nella naturale, umana, tendenza, a voler
gioire dell’esistenza. Ma … ad un certo momento l’umanità ha inventato la religione, che a quell’ambizione, ancor oggi, si contrappone, avendo instillato nella gente innocente, quel senso di colpa che ostacola la naturale propensione ad esprimere,
ciascuno, la propria, magica danza. Il senso di colpa
è il colpevole dell’inconsapevole repressione,
poiché impedisce di cantare, gridare, gioire, durante la processione verso la mistica unione.
Per alimentarlo, in passato, è stato addirittura inventato … il concetto di “tentazione”:
Ma se tutto è stato da Lui/Lei creato (ed Egli/Ella, la
divinità, pur essendo onnipotente ne consente la manifestazione), anche il male,
logica-mente, dovrebbe concorrere al raggiungimento della personale maturità. Quello
è una via …, evidentemente, dalle altre, semplicemente differente. Se così
fosse, ovvia-mente, non esisterebbe alcun male
da cui essere liberati. Esiste, invece, probabilmente, uno stato di profonda incoscienza,
d’ignoranza, d’inconsapevolezza, da cui occorre elevarsi … per poter abbandonare, definitivamente, la propria arretratezza.
S'è ravveduta pure la religione ...
RispondiElimina"non è Dio che induce in tentazione"
https://www.famigliacristiana.it/articolo/papa-francesco-corregge-il-padre-nostro-dio-non-induce-in-tentazione-.aspx