domenica 12 febbraio 2017

ORIENTE ED OCCIDENTE




così, a proposito d’una supposta verità …
 ho indagato approfondita-mente
che contrappone un “sufi”
ad uno studioso della coscienza,

<<Per i sufi,
loro le considerano infantili,
poiché sanno, perfetta-mente,

attraverso la logica della propria mente,
pur non avendolo sperimentato personalmente,

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DURANTE IL SONNO
… "Il sufi conosce due mondi, poiché ne ha fatto personalmente l’esperienza: quello della mente (del tempo, del pensiero e della logica) e quello della coscienza (atemporale, della poesia, dell’amore, dell’essenziale), perciò quel che dice assume una certa importanza. Ricordalo, per un uomo che è sempre rimasto addormentato, senza mai conoscere l’esperienza del risveglio, i sogni sono reali! Durante il sonno, infatti, tutti credono … che i sogni siano veri; ma per chi ha conosciuto sia il sonnoche il risveglio, non è più così. Dai ascolto a chi ha conosciuto entrambe le cose!>> … Quando sulla Terra ri-nasce un Sufi, un Krishna, un Buddha, un Cristo … contemporaneamente, grazie al potente effetto di risonanza, anche il resto dell’umanità eleva la propria consapevolezza (coscienza), e molti sono attratti, irresistibilmente, da quella splendente bellezza. Ma occorre fare molta attenzione, a non lasciarsi trascinare dagli studi, dalla tradizione, poiché anche la religione, per assicurarsi l’esistenza, ha scelto la via della logica, della ragione, abbandonando quella della trasparenza … ed ha, perciò, perso il contatto con la trascendenza. <<Lo studio è qualcosa che si aggiunge al tuo essere, ma tu resti lo stesso di prima; accumuli sempre più informazioni. Ma per essere un Sufi devi passare attraverso la personale esperienza della ri-nascita (ri-nascere vuol dire nascere un’altra volta mentre si è in vita!). Gesù ha detto che: “Nessuno può vedere il regno di Dio se non rinasce dall’alto” e sai a chi erano rivolte queste parole? Erano dirette al grande studioso Nicodemo, che a quei tempi era un famoso dottore della legge, molto più colto dello stesso Cristo. Gesù era un analfabeta, il figlio di un pover’uomo, di un falegname, mentre Nicodemo era ricco, famoso e rispettato come studioso di gran fama: perché mai Gesù pronunciò quelle parole? Il fatto che lo studioso debba ri-nascere sott’intende forse che egli deve morire? Resta insoddisfatto di tutta la tua cultura: esiste un conoscere che non è un sapere; esiste una saggezza che non ha niente a che vedere con lo studio, ma per ottenerla dovrai vuotare completamente il tuo essere da tutto ciò che ritieni essere una conoscenza. Di addio allo studioso; di addio alla mente e lascia che la “nonmente” possa Essere presente. Quella nonmente è la soglia del regno di dio!"






mercoledì 1 febbraio 2017

ESISTO?









IL VERO MAESTRO
… <<Per trovare un vero maestro ... dovrai usare il tuo intelletto; non puoi servirti di nient’altro, ed il modo per usarlo è impedirgli di diventare il padrone. È un ottimo computer, una macchina biologica, estremamente delicata, molto complessa e d’immenso valore; la natura ha impiegato milioni di anni per crearlo, perciò non gettarlo semplicemente nel bidone della spazzatura: usalo, perché la sua capacità di mettere in dubbio – il suo scetticismo – ha un valore immenso! Cartesio ha cominciato la sua ricerca filosofica servendosi del dubbio: ha stabilito che non avrebbe creduto a nulla, finché non avesse trovato qualcosa d’indubitabile. Ha eliminato ogni cosa: il divino, l’inferno, il paradiso, gli angeli ed il demonio sono scomparsi … Ha rifiutato tutto, cancellando l’intera teologia, ma poi si è imbattuto nella propria esistenza: com’è possibile dubitarne? A quel punto l’intelletto tace: non puoi dubitare della tua stessa esistenza, perché, per metterla in dubbio, c’è comunque bisogno di te. Affermando che “non esisto”, sto negando la mia stessa affermazione: se non esisto, chi sta dicendo questa cosa?>> …