è stato spesso
associato
di cambiare pelle
e
rinnovarsi con periodica ciclicità …
…
“Gli animali di cui abbiamo già visto il rapporto con la Dea Lunare sono
animali yin, per usare il termine cinese, e rappresentano i vari aspetti
dell'istinto femminile; ma oltre a questi animali yin la luna è sempre stata
strettamente associata con i serpenti, e ciò per vari motivi. In primo luogo al
serpente era attribuito il potere di auto-rinnovamento per la sua capacità di
cambiare o rinnovare la pelle. Questo potere era sentito come molto
prossimo al potere della luna che si rinnovava ogni mese, dopo la sua morte
apparente. Il carattere di continua trasformazione e rinnovamento, sia della
luna che del serpente, ha dato origine alle credenze che ascrivono il potere di
immortalità a volte alla luna a volte al serpente. I miti antichi e primitivi
narrano anche che il dono dell'immortalità fu portato agli uomini a volte dalla
luna e a volte da un serpente. In altri casi il serpente rivela agli uomini la
virtù che è nascosta nel frutto dell'albero della luna o nella bevanda del soma
che può essere estratta da esso. Il serpente, tuttavia, è associato con la luna
per un altro motivo. I serpenti vivono in cavità oscure e scendono attraverso
crepe nella terra e nelle rocce. Vivono in una regione sotterranea che per gli
antichi era il mondo degli inferi. Il loro movimento è segreto e misterioso,
hanno il sangue freddo e sono inaccessibili al sentimento umano. Per tutti
questi motivi sono sempre stati considerati in rapporto con il mondo infero e
con le ombre dei morti. Nella sua fase oscura anche la luna ha a che fare con
il mondo degli inferi e con le potenze ctonie, e in questo aspetto le divinità
lunari possono apparire, come tutte le divinità infere, sotto forma di
serpenti. Ecate, ad esempio, la dea della luna oscura, era essa stessa in parte
serpente, oppure veniva mostrata con dei serpenti nei capelli, mentre Ishtar si
diceva che fosse ricoperta di scaglie come un serpente. C'è un terzo ruolo
giocato dal serpente nel culto della Dea Luna, ed esattamente quello di
rappresentazione del phallus. Pallas o Priapo era adorato nel tempio di Vesta,
dove a volte veniva rappresentato sotto forma di serpente; mentre la sede di
Pan era nel tempio di Selene. Quasi in tutti i posti in cui veniva adorata, la
Dea Luna era servita da sacerdotesse e in genere le sue guardiane erano
vergini, spesso ierodule, o prostitute sacre. Poiché il serpente è legato al
suo culto, non sorprende che le ancelle si prendessero cura anche di questa
creatura. Su alcuni gioielli Ofiti Cibele, la grande Dea Luna, è riprodotta
mentre offre una coppa ad un serpente, e a Spircus, nel tempio di Apollo, uno
degli ultimi arrivati tra gli dei, era tenuto un serpente sacro, forse una
reminiscenza di un culto più antico usurpato dagli Olimpi. Questo serpente era
nutrito da una vergine che, cosa abbastanza significativa, doveva compiere il
servizio nuda. La grande madre terrestre Demetra, nel suo tempio di Eleusi era
servita da un serpente, detto Kychreus e l'unione mistica con un serpente
costituiva probabilmente il rituale centrale dei misteri eleusini della Grande
Madre. Il tema del Serpente ritorna in un altro luogo piuttosto
insospettato. Il Dio del Monte Sinai il cui nome significa Montagna della Luna,
era servito da uomini chiamati Leviti. Questi Leviti portavano la mezzaluna
come diadema sul capo. Hommel dice che la parola Levi, che significa
inghirlandare intrecciare, e essere devoto, è usata nelle iscrizioni minoiche
in connessione con il dio Wadd che era Dio dell'Amore e Dio della Luna. Nei
miti e anche nelle credenze primitive spesso viene detto che i serpenti avevano
frequenti rapporti con le donne e che queste potevano restarne incinte. In alcuni
luoghi si riteneva anche che il morso di un serpente fosse la causa della prima
mestruazione di una fanciulla, e che le donne fossero particolarmente esposte
ad attirare l’amore del serpente durante la mestruazione. Per questo motivo le
donne di alcune tribù, quando avevano le mestruazioni, non volevano andare tra
i cespugli o presso una fonte, per la paura di essere messe incinte da un
serpente; mentre in altri casi, potevano compiere dei pellegrinaggi per questo
stesso scopo ad una fonte che si credeva fosse abitata da un serpente
sacro." ...