così, a proposito d’una supposta verità …
ho indagato
approfondita-mente
che contrappone un “sufi”
ad uno studioso della coscienza,
<<Per i sufi,
loro le considerano infantili,
poiché sanno, perfetta-mente,
attraverso la logica della propria mente,
pur non avendolo sperimentato personalmente,
--
DURANTE IL SONNO
DURANTE IL SONNO
… "Il sufi conosce due mondi, poiché ne ha fatto personalmente l’esperienza: quello della
mente (del
tempo, del pensiero e della logica) e quello della coscienza (atemporale,
della poesia, dell’amore, dell’essenziale), perciò quel che dice assume una certa
importanza. Ricordalo, per un uomo che è
sempre rimasto addormentato, senza mai conoscere l’esperienza del risveglio, i sogni sono
reali! Durante
il sonno, infatti, tutti credono … che i sogni siano veri; ma per chi ha conosciuto sia
il sonno
… che il risveglio, non è più così.
Dai ascolto a chi ha conosciuto entrambe le cose!>> … Quando sulla Terra ri-nasce
un Sufi, un Krishna, un Buddha, un Cristo …
contemporaneamente, grazie al potente effetto di risonanza, anche il resto
dell’umanità eleva la propria consapevolezza (coscienza), e molti sono
attratti, irresistibilmente, da quella splendente bellezza. Ma occorre fare molta
attenzione, a non lasciarsi trascinare dagli studi, dalla tradizione, poiché
anche la religione, per assicurarsi l’esistenza, ha scelto la via
della logica, della ragione, abbandonando quella
della trasparenza
… ed ha, perciò, perso il contatto con la trascendenza. <<Lo studio
è qualcosa che si aggiunge al tuo essere, ma tu resti lo stesso di prima;
accumuli sempre più informazioni. Ma per essere un Sufi devi passare attraverso
la personale esperienza della ri-nascita (ri-nascere
vuol dire nascere un’altra volta mentre si è in vita!). Gesù ha detto che: “Nessuno può vedere
il regno di Dio se non rinasce dall’alto” e sai a chi erano rivolte queste parole? Erano dirette al
grande studioso Nicodemo, che a quei tempi era un famoso dottore della legge, molto
più colto dello stesso Cristo. Gesù era un analfabeta, il figlio di un
pover’uomo, di un falegname, mentre Nicodemo era ricco, famoso e
rispettato come studioso di gran fama: perché mai Gesù
pronunciò quelle parole? Il fatto che lo
studioso debba ri-nascere sott’intende forse che egli deve morire? Resta insoddisfatto
di tutta la tua cultura: esiste un conoscere che non è un sapere; esiste una
saggezza che non ha niente a che vedere con lo studio, ma per ottenerla dovrai
vuotare completamente il tuo essere da tutto ciò che ritieni essere una conoscenza. Di addio
allo studioso;
di addio
alla mente
e lascia che la “nonmente”
possa Essere presente. Quella nonmente è
la soglia del regno di dio!"