ma è anche il nome d’un’antica
popolazione
su cui ora vorrei
concentraste,
solo per un attimo,
la vostra attenzione …
Quegli individui erano
molto sapienti …
così tanto che
riuscirono a superare
ogni altra cultura nell’architettura,
astronomia,
matematica, scultura e pittura,
lasciandoci tantissimi
documenti …
Di Dei ne adoravano
tanti, tutti molto importanti,
ma quello più amato
era il “Serpente Piumato”,
dio della bontà e
della saggezza …
dotato d’un’elevatissima
consapevolezza …
assegnandogli però,
su questa terra,
un posto in
sottordine
5 PARADISI
…
<<I Maya credevano che la nostra vita fosse un dono degli dei e, presso
di loro, la Terra era “il luogo del fiore e del canto”, come illustrano
appropriatamente i versi seguenti:
“Morire dovrai, Tu
mi dici, al modo dei fiori che prediligi:
nulla del mio nome
avanza, né della fama in rimembranza?
Ma ancora giovani
sono i giardini che ho piantato,
e ancora si
canteranno i canti ch’io ho cantato”
(Huexotzin,
principe di Texoco, XV secolo)
Per questi individui,
l’uomo era più di un semplice corpo, era spirito e, come gli dei, poteva
trasformarsi.
La morte era solo l’abbandono di un corpo consunto. Se aveva condotto una
buona vita, l’anima che si dipartiva viaggiava verso uno dei cinque
paradisi, dove avrebbe gustato il nettare degli dei ... Nel quinto,
Omeyocan, c’era la sede di Ometeotl, l’originaria coppia divina,
l’equivalente di Adamo ed
Eva. Da loro erano nati tutti gli altri “dei” … tra cui il primo, “Ehcatl, il dio del vento”, che a sua
volta generò “Quetzalcoatl,
il serpente piumato”.
Se
invece avevano condotto un’esistenza peccaminosa, le anime dei
defunti venivano recate in braccio negli inferi dal Signore e la Signora della
Morte, dimoranti nel sottomondo …
Laggiù
… tra le altre, c’era la “dea delle
mosche” che purgava i peccati dei reprobi che “aprivano il cuore” (Come non pensare alla porta
della misericordia?
N.d.r.) in confessioni rituali, così da
alleviare il peso della loro colpa. Da
qui derivò la parola purgatorio (e la
stessa dea divenne nota con il più attraente nome di “dea dei cuori”). Una
volta purgati dei peccati, i malvagi potevano reincarnarsi fra le braccia di Coatlicue,
la dea della Terra, per un’altra vita ed un’altra
opportunità di purificare lo spirito. I maya si valsero dei loro
dei per dirci che il mondo in cui viviamo è solo un palcoscenico e noi, come i
loro dei, siamo semplici
attori che possono trasformarsi in diversi personaggi ad ogni
incarnazione sulle terra. Essi usavano cicli di 144.000, 7.200, 360 e 20
giorni per misurare il tempo, calcolandoli precisa-mente dalla “Nascita di Venere” (corrispondente, probabilmente, al
rovesciamento del campo magnetico solare che si verifica, secondo l’autore, approssimativa-mente
ogni 3.740 anni, cioè 1.366.040 giorni), fissata nell’anno 3113 a.C. e che si
ripeterebbe quindi ciclica-mente. Si sa che quel popolo computava l’anno in 260
giorni e che adorava il numero
9. Riguardo alla Terra essi la consideravano soggetta ai citati cicli solari,
addirittura in grado d’incidere sulla fertilità. Con le esplorazioni
spaziali è stato recentemente scoperto ciò che loro già sapevano, e cioè che il
nostro Sole ruota ogni 26 giorni all’equatore e ogni 37 giorni al polo, secondo
un ciclo di 260 giorni di cui possiamo valerci per calcolare l’attività
magnetica dell’astro e la radiazione delle particelle che influiscono sulla
vita terrestre. Da qui la serie numerica: (144.000 + 7.200 + 360 + 260 +20) x
9= 1.366.560 giorni, equivalenti a 3.740
anni.>>
(Fonte: Maurice M.
Cotterel, “I SUPERDEI sono venuti per salvare l’umanità”. © 1999 Corbaccio,
pag. 30-58, stralcio)
L’improvvisa estinzione di quella
popolazione potrebbe attribuirsi, secondo
ME, ad una temuta superstizione che
avrebbe portato tante persone, credenti in quella “infallibile” religione
… a preferire il suicidio anziché l’evoluzione … (tornare ad Amare …). Insomma quei calcoli li avevano probabilmente convinti
a credere … che sarebbe dovuta accadere un’imminente catastrofe … un
cambiamento talmente radicale che in molti, per paura, hanno preferito non affrontare
… motivati dalla certezza … lo dico con un sorriso … d’un posto sicuro in
paradiso …
Ed
a proposito di “paradisi”, è interessante quello “della pace”
ideato dallo scultore Michelangelo Pistoletto
che ha rielaborato il simbolo dell’infinito, aggiungendovi, al centro, un altro
cerchio, “simbolo del
grembo generativo della nuova umanità, ideale superamento del conflitto
distruttivo della società”. Quella che IO, insieme ad altri abbiamo definito
“Nuova Era” cioè
l’alba d’UNA più
elevata “verità”
…
Astrologica-mente, ogni costellazione equatoriale
RispondiElimina(o segno zodiacale)viene divisa in trenta gradi. Quindi:
30 gradi x 12 segni = 360 gradi (l’angolo giro, il giro completo).
In tutte le culture antiche, in base proprio a questa concezione, l’anno solare era formato da 360 giorni (per inciso, l’astro che ha un ciclo completo di 360 giorni tra il suo “sorgere” in un punto dell’orizzonte ed il ritorno a quello stesso punto, è Sirio e tale ciclo è detto “anno siriaco”); i restanti cinque, necessari per completare il ciclo reale di 365, erano considerati giorni aggiunti dagli dei. In Egitto, in quei giorni erano nati i quattro figli di Geb e Nut (Osiride, Iside, Seth e Nephtys) e Horus (il figlio di Iside e Osiride).
La piramide di Kukulcan a Chichén Itzà (nello Yucatàn dei Maya) ha novanta gradini per ognuno dei quattro lati/scalinate (novanta giorni per stagione) e una piattaforma in cima con cinque gradini supplementari.
Fonte: http://archeoastronomia.altervista.org/precessione.htm
Grazie, perché,
RispondiEliminaper mezzo della tua semplice poesia
ci fai volare con la fantasia ...
https://emozionilibere.wordpress.com/2015/12/15/volare/
Felice d'essere d'aiuto, poiché, è la verità ...
RispondiEliminanon è affatto facile distinguere tra sogno e realtà ...
http://astrosciamanesimo.org/differenza-tra-sogno-e-realta/
"Davvero povero sarà quell’uomo che non riuscirà ad andare oltre il linguaggio cifrato ed allegorico delle parole. Veramente piccolo sarà l’uomo che si fermerà solo alle apparenze, poiché intrappolato nel proprio labirinto non troverà il filo di Arianna che lo guiderà alla salvezza. Vane sarebbero state le ciclopiche fatiche dei nostri antenati dalle menti eccelse e dai cuori divini. Ringraziamo questi fratelli poiché il loro compito è arrivato a termine ed abbracciandoli, idealmente ci incamminiamo per vincere l’ultimo drago, togliendo la verità dalla sabbia e dall’oblio.
GIORGIO TERZOLI - 2012: L’ULTIMO MISTERO DEI MAYA
http://www.centrodellarmonia.it/documenti/Brochure%202012%20L'ultimo%20mistero%20dei%20Maya%20-%20Giorgio%20Terzoli.pdf
Estratto da: http://civiltaanticheantichimisteri.blogspot.it/2014/08/il-perfetto-ingranaggio-cosmico-e-il.html
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