lunedì 13 luglio 2015

REGINA COELI


(Sottofondo musicale: “Magnificat” – Mina)

È questa una questione
che ai più potrà apparire estremamente complessa
riconosceranno, serenamente, essere sempre la stessa …

… È possibile evadere dalla prigione …
cui è rinchiusa, inconsapevolmente,
gran parte della popolazione?

Sicuramente! Può farcela chiunque,
probabilmente anche la principessa …
cui recentemente è stato imposto quel sacramento
che di fatto, a lungo, ostacolerà il cambiamento
di chi è alla ricerca della sublime perfezione …

… senza però riuscirvi, poiché, probabilmente,
quell’anima fedele, inconsapevolmente,
sarà portata a rinunciare a vivere l’emozione
che naturalmente l’avrebbe potuta guidare
lungo la via per l’evoluzione

Riflessione sulla scelta operata dalla famiglia reale di imporre la prima comunione alla loro primogenita, principessa di Spagna, attraverso una semplice cerimonia svoltasi insieme ai suoi coetanei. Per l’occorrenza ho utilizzato parole e frasi di Corrado Augias e Mario Vannini, pubblicate nell’interessante libro “Inchiesta su Maria”, edito da Rizzoli nel 2013, ove si racconta “La storia vera della fanciulla che divenne mito” (estrazioni dalle pagine da 195 a 201).

… <<Ognuno è giudice e padrone dei propri sentimenti, siamo in un campo in cui la più estesa libertà deve essere garantita a tutti>> …

Scusa ma continuo a non capire … Cos’è, che mi vuoi dire?

… <<Prendere Maria come “Modello”, “caro gemello, sia essa la vergine casta, la sposa fedele, la pia vedova, o, figura molto commovente, la madre dolente … non serve proprio a niente! … Sono stereotipi che hanno come punto di riferimento storico il patriarcato. Non si tratta nemmeno di ripetere le vicende terrene di Maria, vere, presunte od immaginate. Ritengo che questa sia stata una stortura gravissima da parte di una certa educazione cristiana …

Come mai dici questo?

Ma è chiaro. La “sublime perfezione” di Maria (o di Gesù n.d.r.) non favorisce nel fedele un sano processo di maturazione, ma, al contrario, lo blocca. Tanto più quando si tratta di devozione intesa nel senso superstizioso del termine: processioni, preghiere, suppliche, tridui, litanie, novene e via dicendo. Tutte manifestazioni che mantengono l’umanità in una condizione infantile>> …

<<Ma allora qual è la Verità?>>

La ricerca de “l’altra metà”,
(quale rappresentazione della dualità),
tende ad un ruolo unificante
della individuale interiorità …

IANUA INFERI
(Estratto da “Inchiesta su Maria”, di Corrado Augias e Marco Vannini, pag. 210-211)

“La chiesa cattolica … con le sue accentuate caratteristiche maschili, ha compiuto lo stratagemma d’identificarsi con Maria (‘madre chiesa’) trasferendo su di sé la venerazione che spettava alla donna e continuando, nello stesso tempo, a tenere sottomessa la donna stessa. Ricordo che il domenicano Jacob Sprenger, coautore di quel ‘Malleus maleficarum’ (martello delle streghe), feroce manuale per la lotta alla stregoneria, era nello stesso tempo colmo di pregiudizio antifemminile e devotissimo della ‘Vergine’.

… <<Per contro, nella chiesa ortodossa, in particolare quella russa, la venerazione di Maria non è stata mai veramente separata da quella della Terra Madre, anche rispetto e amore per la donna sono sempre stati superiori a quelli dell’ Occidente. Il dogma dell’Immacolata Concezione, come abbiamo ricordato, fu voluto fortemente dal popolo e non si trattava solo dell’ingenua pietà dei semplici, come vorrebbe un superficiale giudizio. Vi affiora la necessità di contraddire il male che la donna incarnerebbe al punto da meritarsi l’attributo di “Ianua Inferi” (porta dell’inferno). Il popolo ha sempre rifiutato la contrapposizione Eva-Maria sostenuta dai teologi. Eva e Maria si devono unire, non contrapporre: la prima è la donna che porta verso la conoscenza con il mito dell’albero della conoscenza del bene e del male, senza il quale, come scrive Hegel, il paradiso terrestre sarebbe solo un giardino zoologico. Maria è la donna che libera dalla servitù, colei che compare in quel grande canto di libertà che è il Magnificat.

“Sembra comunque innegabile che Maria erediti alcune caratteristiche delle antiche divinità femminili persino nella sua iconografia: l’Immacolata tiene sotto i piedi il serpente, ha la luna accanto, attorno al capo una corona di stelle” …

1 commento:

  1. "I nomi della Grande Madre sono tanti: Inanna per i Sumeri, Ishtar per gli Accadi, Anat ad Ugarit, Atargatis in Siria, Artemide-Diana ad Efeso, Baubo a Priene, Aphrodite-Venere a Cipro, Rea o Dictinna a Creta, Demetra ad Eleusi, Orthia a Sparta, Bendis in Tracia, Cibele a Pessinunte, Ma in Cappadocia, Bellona a Roma.

    In Egitto il suo nome è Iside. Figlia di Nut, dea del Cielo, e di Geb, dio della Terra. Sposa di Osiride, ucciso da Seth, dio del deserto, e risorto per opera della stessa Iside." ...
    http://www.maat.it/livello2/iside-01.htm

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