(Sottofondo
musicale: “Magnificat” – Mina)
È questa una
questione
che ai più potrà
apparire estremamente complessa
ma che altri come ME …
riconosceranno, serenamente,
essere sempre la stessa …
… È possibile
evadere dalla prigione …
cui è rinchiusa,
inconsapevolmente,
gran parte della
popolazione?
Sicuramente! Può
farcela chiunque,
probabilmente anche
la
principessa …
di chi è alla
ricerca della sublime perfezione …
… senza però riuscirvi,
poiché, probabilmente,
quell’anima fedele,
inconsapevolmente,
sarà portata a
rinunciare a vivere l’emozione
che naturalmente l’avrebbe
potuta guidare
lungo la via per
l’evoluzione
Riflessione sulla
scelta operata dalla famiglia reale di imporre la prima comunione alla loro
primogenita, principessa di Spagna, attraverso una semplice cerimonia svoltasi
insieme ai suoi coetanei. Per l’occorrenza ho utilizzato parole e frasi di
Corrado Augias e Mario Vannini, pubblicate nell’interessante libro “Inchiesta su Maria”, edito da Rizzoli
nel 2013, ove si racconta “La storia
vera della fanciulla che divenne mito” (estrazioni dalle pagine da 195 a
201).
…
<<Ognuno è giudice e padrone dei propri sentimenti, siamo in un campo in
cui la più estesa libertà deve essere garantita a tutti>> …
Scusa ma continuo a
non capire … Cos’è, che mi vuoi dire?
…
<<Prendere Maria come “Modello”, “caro gemello”,
sia essa la vergine casta, la sposa fedele, la pia vedova, o, figura molto
commovente, la madre dolente … non serve proprio a niente! … Sono stereotipi
che hanno come punto di riferimento storico il patriarcato. Non si tratta
nemmeno di ripetere le vicende terrene di Maria, vere, presunte od immaginate.
Ritengo che questa sia stata una stortura gravissima da parte di una certa
educazione cristiana …
Come mai dici
questo?
Ma
è chiaro. La “sublime perfezione” di Maria (o
di Gesù n.d.r.) non favorisce nel fedele un sano processo di maturazione,
ma, al contrario, lo blocca. Tanto più quando si tratta di devozione intesa nel
senso superstizioso del termine: processioni, preghiere, suppliche, tridui,
litanie, novene e via dicendo. Tutte manifestazioni che mantengono l’umanità in
una condizione infantile>> …
<<Ma allora
qual è la Verità?>>
La ricerca de “l’altra
metà”,
(quale rappresentazione
della dualità),
tende ad un ruolo
unificante
della individuale
interiorità …
IANUA INFERI
(Estratto da “Inchiesta
su Maria”, di Corrado Augias e Marco Vannini, pag. 210-211)
“La chiesa
cattolica … con le sue accentuate caratteristiche maschili, ha compiuto lo
stratagemma d’identificarsi con Maria (‘madre chiesa’) trasferendo su di sé la
venerazione che spettava alla donna e continuando, nello stesso tempo, a tenere
sottomessa la donna stessa. Ricordo che il domenicano Jacob Sprenger, coautore
di quel ‘Malleus maleficarum’ (martello delle streghe), feroce manuale per la
lotta alla stregoneria, era nello stesso tempo colmo di pregiudizio
antifemminile e devotissimo della ‘Vergine’.
…
<<Per contro, nella chiesa ortodossa, in particolare quella russa, la
venerazione di Maria non è stata mai veramente separata da quella della Terra Madre,
anche rispetto e amore per la donna sono sempre stati superiori a quelli dell’ Occidente.
Il dogma dell’Immacolata
Concezione, come abbiamo ricordato, fu voluto fortemente dal popolo e non si
trattava solo dell’ingenua pietà dei semplici, come vorrebbe un superficiale
giudizio. Vi affiora la necessità di contraddire il male
che la donna incarnerebbe al punto da meritarsi l’attributo di “Ianua
Inferi” (porta dell’inferno).
Il popolo ha sempre rifiutato la contrapposizione Eva-Maria sostenuta dai
teologi. Eva e Maria si devono unire, non contrapporre: la prima è la donna che
porta verso la conoscenza con il mito dell’albero della conoscenza del bene e
del male, senza il quale, come scrive Hegel, il paradiso terrestre sarebbe solo un giardino zoologico. Maria è
la donna che libera dalla servitù, colei che compare in quel grande canto di
libertà che è il Magnificat.
“Sembra comunque
innegabile che Maria erediti alcune caratteristiche delle antiche divinità
femminili persino nella sua iconografia: l’Immacolata
tiene sotto i piedi il serpente,
ha la luna accanto, attorno al capo una corona di stelle” …
"I nomi della Grande Madre sono tanti: Inanna per i Sumeri, Ishtar per gli Accadi, Anat ad Ugarit, Atargatis in Siria, Artemide-Diana ad Efeso, Baubo a Priene, Aphrodite-Venere a Cipro, Rea o Dictinna a Creta, Demetra ad Eleusi, Orthia a Sparta, Bendis in Tracia, Cibele a Pessinunte, Ma in Cappadocia, Bellona a Roma.
RispondiEliminaIn Egitto il suo nome è Iside. Figlia di Nut, dea del Cielo, e di Geb, dio della Terra. Sposa di Osiride, ucciso da Seth, dio del deserto, e risorto per opera della stessa Iside." ...
http://www.maat.it/livello2/iside-01.htm