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Non so voi ma IO me lo sono spesso domandato:
Jung era davvero un individuo sano? 🤔
Poiché egli, pur essendo uno psicanalista preparato,
fu pure giudicato: psicotico, mistico e persino ciarlatano!?
https://aispes.net/biblioteca/il-giardino-dei-magi/carl-gustav-jung-lombra-e-la-gnosi/
Appariva "strano", probabilmente,
anche per aver pronunciato le seguenti parole:
«Filemone e le altre immagini della mia fantasia
mi diedero la decisiva convinzione
che vi sono cose nella psiche che non sono prodotte dall’io,
ma che si producono da se’ e hanno una vita propria.
Nelle mie fantasie conversavo con lui
e mi diceva cose che io coscientemente non avevo pensato,
e osservai chiaramente che era lui a parlare, non io».
https://psicologiainrete.jimdofree.com/articoli/sincronicit%C3%A0/l-anima/
Parole che allora non potevano essere comprese
(dall'inconsapevole umanitÃ
che non aveva ancora fatto, individualmente,
l'esperienza della "superiore Unità "),
neanche quando Jung diceva, semplicemente,
riferendosi a Filemone, il suo "spirito guida":
Oppure quando asseriva, in “Io e l’inconscio",
fatto per lui assolutamente naturale, che :
«Esso potrebbe parimenti venir definito “il Dio in noi”,
riferendosi, ovviamente, al Sé Transpersonale!
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RITORNO ALL'UNO
RispondiEliminaSi chiamava Plotino
colui il quale, già in antichità ,
rispetto a quella remota umanità ,
aveva intuito cosa fosse l'UNO divino!
[... «Nel cuore del III secolo d.C., ad Alessandria d’Egitto, un uomo silenzioso e riservato attirava allievi da ogni parte dell’Impero.
Si chiamava Plotino.
Era un filosofo, ma anche una guida spirituale. I suoi insegnamenti si muovevano su un confine sottile tra ragione e mistica.
Plotino credeva che tutto ciò che esiste provenisse da un principio unico, che lui chiamava l’Uno. L’Uno era oltre le forme e oltre il pensiero. Non era una divinità antropomorfa. Era la fonte originaria di ogni cosa. Per lui, la coscienza non nasceva dal cervello come fenomeno isolato. Era piuttosto il riflesso di una Mente universale, la Nous, che conosce se stessa da sempre.
Nelle sue Enneadi, redatte in gran parte a Roma dal suo discepolo Porfirio, Plotino invitava ogni individuo a fare "ritorno all’UNO"!
Era un viaggio interiore, graduale. L’anima, diceva, è come una scintilla che conserva la luce del fuoco da cui proviene. Per ritrovare questa luce bisogna purificare i pensieri, distaccarsi dalla dispersione sensibile, e risalire verso la fonte.» ...]
(Bruno Del Medico)
www. giardinoquantico. it
PAZIENZA
RispondiEliminaPerché negare l'evidenza?
https://amicidimauro.wordpress.com/2015/07/28/evidenza/
Ora lo sa la religione
ed addirittura "certa scienza":
un giorno, singolarmente, l'umanità ,
superata la paura
e raggiunta la necessaria maturità ,
arriverà a fare quella meravigliosa esperienza,
ora anche nota come
"ritorno all'UNO" o "Unitaria Coscienza".
Solo allora, probabilmente
(fatto che accade esclusivamente nel presente),
proverà , finalmente, nei confronti dell'Esistenza,
profonda riconoscenza!
https://amicidimauro.wordpress.com/2012/07/30/riconoscenza/
Ci riuscirà , ne sono convinto,
ci vuole solamente, ancora,
un po' di pazienza!
"Conosci te stesso", la tua vera Essenza,
RispondiEliminae quando ci riuscirai ti meraviglierai
poiché ritroverai l'UNO (od Unitaria Coscienza)!
Il vero IO è quello che TU Sei,
https://serpente-piumato.blogspot.com/2025/03/io-chi-sono.html
non quello che hanno fatto di te
https://iosonoiltuose.wordpress.com/2021/04/16/so-chi-sono/
ricordalo, c'è una netta differenza!
https://serpente-piumato.blogspot.com/2025/07/doppia-personalita.html
😇
L'UNO/A
RispondiElimina"Vedi l'Unità nella diversità .
L'UNO appare nelle molte forme,
immensa è la sua vastità ,
indefinibile la sua gloria.
Tutti i pianeti coi loro satelliti,
le stelle osservate e quelle/i invisibili,
poiché ancora oltre la nostra percezione,
esistono a causa della sua iniziazione.
Accesa in varie forme
la sua fiamma è UNA".
È quella (...)
che illumina tutti i mondi e la più vicina stella,
grazie alla quale han potuto prendere vita,
qui e ora, ogni nostro "fratello e sorella"!
(Rielaborazione d'una poesia vedica)