e continuerà a
farlo, probabilmente, eternamente …
che trae origine dalla
passata esperienza
e che, sulla base
di questa,
riesce ad immaginare
un futuro inesistente …
tra il bene ed il
male …
e l’unica cosa che
sa sicura-mente
è di essere mortale
…
ESSERE O NON
ESSERE?
…
<<I pensieri non sanno chi sono né da dove vengono, vivono nella paura ed
hanno bisogno di risposte alle loro continue domande. La coscienza sa chi È, un aspetto del divino incarnatosi
nella materia; essa basta a se stessa e vive per fare esperienza. Potresti dire
che la
coscienza è essere e i pensieri non essere. Essere o non
essere. La coscienza o il pensiero. La coscienza vive costantemente nel presente,
ed è perciò sempre nuova; i pensieri sono vecchi. I pensieri sono la storia,
compresa quella futura, poiché il pensiero è molto lineare. L’anima (coscienza e consapevolezza sono suoi
sinonimi n.d.r.) non conosce la storia, non ha una storia. Lei distilla la
storia, i dettagli e tutto il resto, elimina tutte le cose non necessarie e
beve la saggezza. È tutto nel momento Ora. Il termine “il momento Ora” è stato usato fin troppo, ma significa solo che è
tutto qui. Ieri e domani non hanno importanza. niente è accaduto come pensavi
tu. “Io Sono ciò che Sono”. È tutto
qui. Anche le credenze
sono collegate al pensiero. Una credenza è un limite e non è
negativa finché sei consapevole che è solo una credenza. Quando credi alle tue credenze allora sì che
sei nei guai, ma se sei consapevole
che è solo una credenza – uno strumento, un giocattolo, una favola, una recita,
il cappello che scegli d’indossare sul tuo nuovo palcoscenico della coscienza –
allora sei libero perché puoi cambiare cappello ogni volta che vuoi. La coscienza è sapere interiore. Non ha
bisogno di credenze e neppure di credere nel sapere interiore. È la consapevolezza. È la Luce. È
l’ Io Sono.>> …
Ella è ciò che Tu Sei al di là di ciò che pensi di essere …
(Fonte: Geoffrey e Linda Hoppe “Atto
di coscienza”. © 2016 Ed Stazione celeste, pag. 101-102, stralcio)