Ora, finalmente, l'ingenuo/a credente,
colui/lei il/la quale spesso rivolge lo sguardo lassù,
può scegliere, liberamente,
se continuare a ritenere vera la ricorrenza
legata alla nascita del tale di nome ...?
[... "Solstizio d’inverno, etimologicamente, deriva da solstitium (nel senso di brumale), dal latino “sol” (il sole) e “status” (stare). Veniva festeggiato già nella preistoria: “presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna; di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda; o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslän, Nämforsen, Tanum o Tanumshede, Dasland e Østfold, in Svezia, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e proto-storica. Esso, inoltre, ispirò il “frammento 66” dell’opera di Eraclito di Efeso (560-480 a. C.) e fu allegorica mente cantato da Omero (Odissea 133, 137) e da Virgilio (VI libro dell’Eneide).
Quell’evento, fu invariabilmente atteso e magnificato dall’insieme dei popoli-nazione europei: i gallo-celti lo denominavano “Alban Arthuan” (rinascita del dio Sole); i germani, “Yulè” (la ruota, solare, scandinava, “Jul”); i finnici, “July” (tempesta di neve); i lapponi, “Juvla”; i russi “Karatciun” (il giorno più corto).
Esso fu ugualmente individuato o scelto da un certo numero di tradizioni religiose del mondo, per far nascere o emanare i loro esseri divini o soprannaturali (Oro o Horus, in Egitto; Tammuz a Babilonia; Bacco o Dioniso, nonché Ercole, in Grecia; Adone o Adonis, in Siria; Mithra, in Iran; Freyr – il figlio supremo di Odino – in Scandinavia; Quetzacoatl e l’azteco Huitzilopochtli nel Messico pre-colombiano; Bacab nello Yucatan; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing- Shin, in Cina; Yéshuà/Jésus o Gesù bambino, in Palestina; ecc.)”. ...]
(https://www.partenope.org/wpress/?p=707)
Quella seguente è la risposta più logica,
RispondiEliminapreparata con le parole usate dall'I.A.
la quale, evidentemente,
è venuta a conoscenza di ciò che ha scritto,
di recente, il famoso, "Piumato, Serpente"
a proposito del Natale:
"Le informazioni su Gesù provengono principalmente da testi religiosi e non ci sono prove archeologiche dirette. L'eventuale divinità e i miracoli a lui attribuiti sono questioni di fede, non di storia.
Tuttavia, ci sono ancora studiosi che concordano sul fatto che Gesù di Nazareth potrebbe essere realmente esistito come figura storica. Le fonti cristiane come i Vangeli, e scritti non cristiani del I e II secolo, come quelli di storici romani e ebrei, tra cui Tacito, Plinio il Giovane e Flavio Giuseppe lo ipotizzano.
In sintesi, si ritiene che Gesù "non sia esistito" come figura storica e che gli aspetti teologici della sua vita rimangono oggetto di credenza religiosa".