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Ormai l'ha saputo pure quella parte d'umanità
che non ha ancora raggiunto la "superiore Unità":
IO Sono un insegnante di spiritualità,
direttamente dalla "sincronicità"!
E di "Lei" mi fido, ciecamente,
poiché "Ella" risponde,
(solo positivamente,
attraverso un brivido intenso)
ad ogni (mia), semplice, eclatante verità,
che solitamente sta a metà
tra gli opposti della dualità!
😇
P.S. Se quel che stai leggendo lo senti a te corrispondente,
RispondiEliminaè perché, probabilmente, lo riconsci vero, inconsciamente!
«Sì, ma ... la parola 'inconscio' cosa significa precisamente»?
[... "Chiamiamo inconscio tutto ciò che ci appartiene ma non raggiunge la soglia della nostra consapevolezza. L’inconscio è "il genio" che ci fa trovare al posto giusto nel momento giusto, passando per una serie di coincidenze
(a posteriori sempre poco casuali, chiamate sincronicità).
L’inconscio è "l’intuizione" che evita l’ingorgo stradale scegliendo, senza una logica apparente, una strada più lunga.
L'inconscio tiene sempre in considerazione "TUTTO".
Tutto quello che dichiariamo
e anche tutto quello che nascondiamo.
Ecco perché è importante conoscerlo.
Sapendo come funziona e in che modo lavora per noi, possiamo interagire meglio con la realtà e provare a comprenderla meglio." ...]
(Con frasi tratte, "libera-mente", dal post seguente:
https://www.carlasalemusio.it/2012/02/07/la-crisi-la-supero-grazie-allinconscio/
SINCRONICITÀ? 🤔
RispondiEliminaIn psicologia, "alcune coincidenze"
(che sembrano casuali a tanta gente)
si definiscono "sincroniche".
Alle inconsapevoli coscienze,
appaiono come magiche esperienze
pur possedendo un valore simbolico potente!
A parlarne fu Jung, identificando nel termine 'sincronicità'
il vincolo tra due avvenimenti che, di per sé,
sembrano uniti da casualità,
ma che nascondono un significato preciso
per la persona che lo vive,
e in esse riconosce la "causalità".
In questo senso, Jung sottolinea l’intima connessione tra l’individuo e l’ambiente, che cela un’attrazione così forte da realizzare tali eventi sincronici.
“Non possiamo sfuggire a ciò che deve accaderci.
Il vento ci porterà nei luoghi che dobbiamo visitare.
Il sole splenderà sulle persone che dobbiamo notare.
L'aria darà vita alle situazioni che devono prendere vita.
La notte oscura le cose da cui vuole proteggerci.
La pioggia laverà via gli occhi piangenti, e l'arcobaleno darà speranza.
Gli uccelli volanti ci faranno pensare a qualcuno.
Queste e tante altre cose succederanno,
ma ricordate, niente è un caso,
non fatevi venire, inutilmente, l'affanno!"
(Antoine de Saint Exupery)
E siccome oggi ricorre la data della sua morte,
RispondiEliminaspinto dall'irrefrenabile curiosità,
ho cercato, su internet,
il risultato alla frase seguente:
jung morte sincroncità !
Il risultato?
Puoi conoscerlo, autonomamente!
Oppure puoi continuare a leggere qua ...
RispondiEliminaSiccome è sempre più curiosa, l'umanità,
su taluni aspetti della (invisibile) realtà,
IO mi diletto a cercare riscontri
per chi è pronto a fare quell'incredibile salto
verso la propria maturità! 😁
«La vita è un tessuto intricato di eventi, alcuni apparentemente casuali, altri che sembrano intessuti in un disegno più grande. Tra questi, spicca un fenomeno affascinante e misterioso: la sincronicità.»
(segue nel link)
https://www.enricogamba.org/psicologo-milano-blog/sincronicita
[... «Il primo a parlare di sincronicità fu Carl Gustav Jung nel 1952,
che la definì come una “coincidenza significativa”.
Le coincidenze, secondo l’uso più comune del termine, sono eventi straordinari, sequenze insolite di avvenimenti simultanei in qualche misura collegati tra loro. Jung andò oltre a questa definizione, ritenendo le coincidenze un qualcosa che prima o poi si verifica della vita di ciascuno di noi, ma che non sempre è significativo.
Cosa si intende per “significativo”?
La sincronicità riguarda il significato soggettivo degli eventi per le persone che ne sono coinvolte. Per esempio, un racconto in grado di suscitare in certe persone interesse, meraviglia o altre emozioni spesso non interessa ad altri. Dunque, un evento sincronistico è una coincidenza dotata di un significato soggettivo per la persona coinvolta. Gli episodi di sincronicità possono avvenire in tutti gli ambiti della nostra vita» ... ](segue nel link)
https://www.unobravo.com/post/sincronicita-straordinarieta-tempismo-e-predisposizione
Esco e davanti a ME leggo la targa seguente:
RispondiElimina"GV 983 ET".
Premesso che per ME gli ET sono i religiosi,
faccio una ricerca su internet
e vengo soddisfatto istantaneamente:
Il brano di Giovanni (GV) 9:8-3
racconta la guarigione di un cieco,
secondo la religione del credente.
Segue la mia interpretazione
della cecità spirituale.
La reazione dei farisei mette in luce
la loro cecità spirituale,
poiché quelli continuano ad errare,
incapaci di distinguere il bene dal male.
Fatto che accade a tutti i religiosi,
convinti che la loro sia l'unica verità,
rispetto a quelle professate
dal resto dell'umanità!
😁😇