domenica 17 marzo 2019

RESURREZIONE


La primavera, si sa,
è la stagione più rigogliosa,
grazie alla rinascita, meravigliosa,
della natura ...

dopo il freddo invernale,
e la lunga notte che fa paura,
spinge gli esseri viventi,
 verso gli accoppiamenti,
e l'avventura ...

per comprendere come,
ingenua-mente,
essa venisse identificata 
antica-mente

... mito che è stato reinterpretato

La nostra tradizione,
ancor oggi, in suo onore,
dopo la luna piena

Il significato è simbolico,
ovvia-mente,
ed è ormai noto a tantissima gente:

"L'inverno, sofferente, 
mentre, contemporaneamente 
rinasce, potente, 

--


BUONA RESURREZIONE!
… “L’arrivo della Primavera è legato sin dagli albori dell’uomo all’idea di rinascita. Ed è facile capirlo: sbocciano i fiori, gli uccelli depongono le uova e i giovani animali nati a febbraio zampettano ovunque. L’equi-nozio (ovvero giorno uguale alla notte) è il momento in cui il sole finalmente supera la soglia notturna e le giornate cominciano ad essere sempre più lunghe delle notti… ormai un ricordo del buio invernale. In questo senso si può dire che la Vita supera la Morte, ovvero la vince: e chi rinasce dalla morte può essere solo divino. Nei millenni le divinità che si sono distinte per essere morte e rinate in Primavera sono innumerevoli: Attis, Horus, Gesù, Mithra, Jarylo, Marduk, Dioniso… e tanti altri.
Ishtar, Eostre, Ostara, Easter …
Le dee legate alla rinascita primaverile sono sempre state viste come giovani donne, gioiose e pronte all’amore. Dalla metà di marzo fino a maggio le feste antiche che celebravano le giovani dee erano tantissime. Ma in questa particolare occasione, chiamata Ostara o Oestara, la dea patrona è Eostre. Ella si presenta con lunghi capelli biondi, pelle chiara, vestita di sole e fiori. La sua iconografia ricorda molto quella della romana dea Flora, per intenderci. È la dea dell’Est, della primavera e del sole che torna. La scrittrice e studiosa Luciana Percovich ci ricorda che gli scambi intercorsi fra Mesopotamia e regioni dell’Europa del Nord sono testimoniati anche dal passaggio di Ishtar e del suo relativo sincretismo con Eostre: entrambe legate all’Est, al pianeta Venere e, ovviamente, alla primavera.
La Pasqua.
Dai termini East (est) ed Eos (alba) provengono i nomi della dea Eostre e quello della Pasqua inglese: Easter. In effetti la Pasqua cristiana viene decisa di anno in anno grazie ad un calcolo prettamente pagano: essa cade nella prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera, per questo può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile. La Pasqua porta con sé ogni elemento pagano esistito nei miti che l’hanno preceduta. C’è il sacrificio degli innocenti (i primogeniti nel vangelo e gli agnelli nella realtà); la morte e la rinascita di una divinità solare; c’è l’uovo cosmico e le sue sfaccettature che caratterizzano l’idea del ciclo vita-morte-vita; il coniglio emblema della ritrovata fertilità; e così via, tramandando tali elementi da una religione all’altra nel corso dei secoli.” …



1 commento:

  1. Ma se vi piacciono i miti, nell'antico Egitto ogni faraone era considerato, anche dal punto di vista teologico, l'incarnazione di Horus e quindi, per estensione, il figlio del dio Osiride.
    http://serpente-piumato.blogspot.com/2018/10/osiride.html
    Egli, dunque, era ammesso di diritto alla vita eterna, nello stesso modo in cui vi era arrivato Osiride: mediante la resurrezione dopo la morte.
    Ora, se ipotizzassimo, semplicemente, che Osiride fosse il Sole od una costellazione, sarebbe facile comprendere perché, ciclicamente, quello/a tornerebbe, dopo la morte, eternamente. Nel caso del Sole, specialmente, la cui resurrezione accade ogni giorno, dopo il tramonto.

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