lunedì 11 gennaio 2016

MAYA




ma è anche il nome d’un’antica popolazione
su cui ora vorrei concentraste,
solo per un attimo, la vostra attenzione …

Quegli individui erano molto sapienti …
così tanto che riuscirono a superare
ogni altra cultura nell’architettura,
astronomia, matematica, scultura e pittura,
lasciandoci tantissimi documenti …

Di Dei ne adoravano tanti, tutti molto importanti,
ma quello più amato era il “Serpente Piumato”,
dio della bontà e della saggezza …
dotato d’un’elevatissima consapevolezza …

Gli Aztechi, dopo di loro, 
lo chiamarono “Quetzalcoatl
assegnandogli però, su questa terra,
un posto in sottordine
rispetto agli astiosi ed irascibili 
dei della guerra!” …
e quando morì, il Sole
non sorse per quattro giorni ...

5 PARADISI
… <<I Maya credevano che la nostra vita fosse un dono degli dei e, presso di loro, la Terra era “il luogo del fiore e del canto”, come illustrano appropriatamente i versi seguenti:
“Morire dovrai, Tu mi dici, al modo dei fiori che prediligi:
nulla del mio nome avanza, né della fama in rimembranza?
Ma ancora giovani sono i giardini che ho piantato,
e ancora si canteranno i canti ch’io ho cantato”
(Huexotzin, principe di Texoco, XV secolo)

Per questi individui, l’uomo era più di un semplice corpo, era spirito e, come gli dei, poteva trasformarsi. La morte era solo l’abbandono di un corpo consunto. Se aveva condotto una buona vita, l’anima che si dipartiva viaggiava verso uno dei cinque paradisi, dove avrebbe gustato il nettare degli dei ... Nel quinto, Omeyocan, c’era la sede di Ometeotl, l’originaria coppia divina, l’equivalente di Adamo ed Eva. Da loro erano nati tutti gli altri “dei” … tra cui il primo, “Ehcatl, il dio del vento”, che a sua volta generò “Quetzalcoatl, il serpente piumato”.



Se invece avevano condotto un’esistenza peccaminosa, le anime dei defunti venivano recate in braccio negli inferi dal Signore e la Signora della Morte, dimoranti nel sottomondo …




Laggiù … tra le altre, c’era la “dea delle mosche” che purgava i peccati dei reprobi che “aprivano il cuore” (Come non pensare alla porta della misericordia? N.d.r.) in confessioni rituali, così da alleviare il peso della loro colpa. Da qui derivò la parola purgatorio (e la stessa dea divenne nota con il più attraente nome didea dei cuori”). Una volta purgati dei peccati, i malvagi potevano reincarnarsi fra le braccia di Coatlicue, la dea della Terra, per un’altra vita ed un’altra opportunità di purificare lo spirito. I maya si valsero dei loro dei per dirci che il mondo in cui viviamo è solo un palcoscenico e noi, come i loro dei, siamo semplici attori che possono trasformarsi in diversi personaggi ad ogni incarnazione sulle terra. Essi usavano cicli di 144.000, 7.200, 360 e 20 giorni per misurare il tempo, calcolandoli precisa-mente dalla “Nascita di Venere” (corrispondente, probabilmente, al rovesciamento del campo magnetico solare che si verifica, secondo l’autore, approssimativa-mente ogni 3.740 anni, cioè 1.366.040 giorni), fissata nell’anno 3113 a.C. e che si ripeterebbe quindi ciclica-mente. Si sa che quel popolo computava l’anno in 260 giorni e che adorava il numero 9. Riguardo alla Terra essi la consideravano soggetta ai citati cicli solari, addirittura in grado d’incidere sulla fertilità. Con le esplorazioni spaziali è stato recentemente scoperto ciò che loro già sapevano, e cioè che il nostro Sole ruota ogni 26 giorni all’equatore e ogni 37 giorni al polo, secondo un ciclo di 260 giorni di cui possiamo valerci per calcolare l’attività magnetica dell’astro e la radiazione delle particelle che influiscono sulla vita terrestre. Da qui la serie numerica: (144.000 + 7.200 + 360 + 260 +20) x 9= 1.366.560 giorni, equivalenti a 3.740 anni.>>

(Fonte: Maurice M. Cotterel, “I SUPERDEI sono venuti per salvare l’umanità”. © 1999 Corbaccio, pag. 30-58, stralcio)



L’improvvisa estinzione di quella popolazione potrebbe attribuirsi, secondo ME, ad una temuta superstizione che avrebbe portato tante persone, credenti in quella “infallibile” religione … a preferire il suicidio anziché l’evoluzione … (tornare ad Amare …). Insomma quei calcoli li avevano probabilmente convinti a credere … che sarebbe dovuta accadere un’imminente catastrofe … un cambiamento talmente radicale che in molti, per paura, hanno preferito non affrontare … motivati dalla certezza … lo dico con un sorriso … d’un posto sicuro in paradiso …

Ed a proposito di “paradisi”, è interessante quello “della pace” ideato dallo scultore Michelangelo Pistoletto che ha rielaborato il simbolo dell’infinito, aggiungendovi, al centro, un altro cerchio, “simbolo del grembo generativo della nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo della società”. Quella che IO, insieme ad altri abbiamo definito Nuova Era cioè l’alba d’UNA più elevata “verità” … 

martedì 5 gennaio 2016

ECCEZIONALE



Ora che, finalmente,
voglio sperare che non vogliate fare,
di questa semplice riflessione,
un pensiero filosofico
che disturbi l’intelletto

Riuscirci, lo prometto,
non richiede
alcuno sforzo mnemonico,
in senso stretto …

Non occorre imparare …
nulla d’eccezionale,
ciò che stimola ad andare

… ove chiunque potrà trovare
i cui abitanti hanno già trasceso
il superato concetto
tranquilli, ad aspettare
chi, come loro,
si deciderà a voler Amare …