mercoledì 28 novembre 2012

DEA MADRE

Lungo la Via
che mi riporterà a Te
mi sto liberando
delle inutili pesantezze
e delle ombre esistenziali

Riesco ora a sentire nitidamente,
oltre le mie stranezze,

Sono stato ospite,
e con estrema meraviglia,
del grembo accogliente
della tua Amata figlia

Fino a riuscire a ritrovarTi,
oltre la mente

Ed ora, beatamente,
sono pronto
per riabbracciarTi
eternamente

PADRE E MADRE

… <<Molti hanno sempre considerato Dio come Padre. L’hanno chiamato Padre amoroso, Padre severo, Padre paziente, Padre provvido. Altri chiamano ed hanno chiamato Dio Madre, la Dea Madre che si rivolge alla fertilità, ai riti della madre Terra, che abbraccia l’uomo di un amore intenso e materno. In realtà Dio è tutte e due le cose. Pian piano sulla vostra Terra gli uomini se ne stanno rendendo conto. Tutti, o quasi, alla fine di questo tempo arriveranno a chiamare Dio Padre e Madre. Ed è giusto che sia così. Dio ha in sé il concetto di qualità spirituali maschili e femminili, in quanto Egli ha creato tutto ciò che Egli stesso è. Quindi, un fondamentale passo da compiere in questi tempi è quello d’arrivare alla comprensione che Dio è Padre e Madre allo stesso tempo. Questo concetto vi potrà aiutare, soprattutto quando deciderete di ritrovare la vostra vera identità. L’uomo e la donna sono due aspetti di Dio e la loro qualità non rispecchia solamente il concetto fisico di mascolino e femminino, ma anche il loro concetto spirituale. Infatti l’uomo ha in sé sia la parte mascolina (generalmente predominante) che quella femminina; e la donna ha in sé la parte femminile di Dio (quasi sempre in maniera preponderante), ma anche la sua parte mascolina. Quando questi due attributi sono allo scoperto, l’individuo si può ammirare nella sua completezza e può riscoprire la sua parte migliore, la parte sacra. Ma, per rivedere in sé stesso l’immagine divina, quella che ha avuto un tempo e che ancora ha, anche se non riscoperta, è necessario che l’umanità percorra un cammino spirituale a ritroso che la riporterà allo stato di grazia prima della caduta>>...


Armonie

venerdì 23 novembre 2012

LA CANZONE DI DIO

L’Amore
espresso col cuore
ed IO
lo manifesto a modo mio

Ecco spiegato
come nel mondo
la musica doni colore
alle grigie esistenze
di chi è prigioniero
del proprio dolore

In essa c’è il messaggio
di chi ama la vita
che si contrappone,
sconfiggendola,
all’idea di farla finita

Perché si sa che:
“L’Amore è la Vita
la Vita è Dio
e Dio è l’Amore

Quindi, per analogia,
chiunque riesce ad amare,
incondizionatamente,
potrà definirsi un Dio
senza sfociare nell’ipocrisia
creata dalla mente



CHI È IL CREATORE


… <<Non è facile, per voi, essere liberi. Avete così tanta paura d’esserlo, che vi create delle barriere che tengono lontani dalla libertà. Ti sembra strano? Eppure è così. Ascoltami. Tu sei libero di creare, crei ciò che vuoi (o che sei capace). Poi guardi il risultato del tuo lavoro, sei il giudice di te stesso. E se non ti piace cos’hai creato, lo modifichi. Semplicemente. Accetta di essere creatore, siine cosciente e sorridi ai tuoi limiti. Lascia andare il giudizio, cerca di vivere la vita al meglio, non disdegnare la salute ed il benessere e non esserne attaccato. Non rifiutare la malattia e le difficoltà. Non avere pregiudizi, soprattutto verso te stesso. Non preoccuparti se altri stanno peggio, non avere invidia se altri stanno meglio. Godi il meglio e stai in pace. La pace è il sentimento di Dio. La pace non è la mancanza della guerra, non è qualcosa da perseguire a tutti i costi. Ognuno di noi può essere solamente ciò che è. E può provare ad essere in pace con se stesso cercando d’essere intonato con la sua Essenza. L’Essenza più alta è essere Dio. Ma c’è anche un’Essenza parziale, relativa all’essere incarnati in un corpo umano. Essenza composta da corpo, mente e spirito. Dal dinamismo dei tre, nasce la pace. La magia nasce dall’armonia dei tre, la trinità incarnata. Se una persona privilegia uno degli aspetti non è in armonia e non è in pace. Puoi benissimo leggere tutti i libri di spiritualità che vuoi, ma se non trovi il modo di armonizzare lo spirito in te con la tua mente e con il tuo corpo non sei che un cembalo stonato. Se sei lì sulla Terra per fare del bene e non lo fai, allora stai male. Se sei lì sulla Terra per fare del male e non lo fai, allora stai male. Non giudicare, ti prego: il Tutto si manifesta anche nel male. Tu non puoi sapere perché una persona compie del male, fa parte del suo percorso. E ricordati che anche lei è comunque parte del Tutto. Ora la domanda che ti sorge è: “Ma allora lasciamo che il male soverchi il bene?” Innanzitutto tu non sai che cosa siano il bene od il male, hai una visione parziale del Tutto e fatichi ad avere un metro di giudizio adeguato. Comunque no: non si tratta di lasciare che il male soverchi il bene. Dipende da chi sei e qual è lo scopo della tua vita. Se dentro di te ti senti in pace nel fare determinate azioni, falle. Non lasciartele sfuggire! Ma non giudicare, né te né ciò che è fuori di te. La vita non è mai una palude, è un torrente che scorre e l’acqua rimbalza tumultuosa tra le rocce, senza una direzione coerente, assurda nel suo infrangersi a volte violento. Ma è viva, piena d’energia, sana festosa. Così sei tu. Creatore assurdo, incomprensibile, caotico, fragoroso; e poi quieto, prevedibile, silente; e di nuovo l’uno e l’altro. Finché arrivi al mare. Non giudicarti e non darti pena se sei ora un aspetto ora l’altro. Quando accetti di esserlo, la tua vita fluisce meglio. Altrimenti fluisce ugualmente, con un po’ di sofferenza: e non è detto che sia così male. Dio ci ha dato la libertà d’essere noi stessi così come siamo. Permetti dunque a te stesso di essere come sei … Questo  è il grande insegnamento del maestro Gesù e dei grandi maestri che si sono succeduti prima e dopo di lui. È un insegnamento molto semplice, eppure non è stato compreso. Per comprenderlo è necessario avere un cuore puro, limpido, libero da sovrastrutture mentali. Per comprenderlo è necessario essere liberi dal giudizio delle persone che ti stanno attorno e la cosa, ci rendiamo conto, non è molto facile. Perciò prendi queste nostre parole con la dovuta soavità e non preoccuparti di comprenderle fino in fondo. Sii libero di accoglierle o di respingerle.>> ...

Fonte: Bruno Scattolin “Siamo qui con Te - Una carezza per l’anima
 
 

Libertà


mercoledì 14 novembre 2012

L’OSCURANTISMO

In diverse parti del nostro pianeta
è in atto una vera e propria aggressione
nei confronti dei simboli della religione

Primi fra tutti, a farne le spese,
sono i cristiani e le loro chiese

Ed ecco che dal vaticano i portavoce
gridano a gran voce
all’oscurantismo della “santa croce”

Se solo essi avessero osservato
ciò che di più vero,
dai vangeli,
è stato accuratamente cancellato
ora, probabilmente,
capirebbero il perché
di questa guerra latente

non conosce l’amore
esso ha nel cuore
solo il suo funerale

LE CHIESE SONO CROLLATE, È UN SEGNO?

… <<È un segno per il Vaticano. Invece la Chiesa, ricordatevi sempre, siamo noi. Il Vaticano è un'altra cosa. Ricordatevi sempre questo cari fratelli che voi sbagliate e soddisfate il desiderio del demonio che vuole sentirci dire: "Noi siamo fuori dalla Chiesa"; e così lui pensa: "se siete fuori dalla Chiesa siete con me". Invece no, noi siamo dentro la Chiesa Cristiana Cattolica! Voglio ricordarvi che "Cattolico" in lingua greca significa "Universale", quindi noi apparteniamo alla Chiesa “Cattolica Apostolica”, l'aggiunta"Romana" è stata voluta dal Vaticano successivamente. Il Vaticano è semplicemente un'associazione di “uomini” che si è impadronita della nostra Chiesa. Della nostra Chiesa come comunità cristiana, della nostra Chiesa come comunità spirituale, della nostra Chiesa come potere materiale che sarebbe dovuto servire a tutti noi cristiani per predicare il Vangelo. Tutti i miliardi di euro che riceve il famoso Obolo di San Pietro sarebbero infatti dovuti essere divisi in parti uguali tra tutti i cristiani nel mondo, secondo l'insegnamento di Gesù, per evangelizzare i popoli ed essere indirizzati soprattutto ai cristiani più bisognosi. Il superfluo doveva essere destinato ai poveri del mondo. Il Vaticano avrebbe dovuto fare una selezione severa tra tutti i cristiani battezzati e operativi e avrebbe dovuto agevolarli nella propria operatività nel mondo, mentre il cristiano battezzato materialista avrebbe dovuto essere messo sotto la cosiddetta "correzione fraterna". Il cristiano operativo invece che avrebbe predicato e messo in pratica l'insegnamento del Vangelo, che magari era sposato, con un lavoro, una famiglia, o anche un’azienda, avrebbe dovuto ricevere il contributo dalle parrocchie (a questo dovevano servire le parrocchie) per poter fare sempre di più nella società civile>> ...